Finisce il periodo di tregua dai pagamenti e si ricomincia con l’invio delle Cartelle Esattoriali. Ecco che cosa sta per accadere
In arrivo circa 13 milioni di cartelle esattoriali per gli italiani. È questo l’orizzonte che ci aspetta nei prossimi giorni e nelle prossime settimane sul fronte del fisco. Con la caduta del governo (e il prossimo insediamento di quello a guida Centrodestra) sono terminate le misure anti-Covid.
Dunque, ci attende un periodo piuttosto duro, nel quale chi non ha pagato e pareggiato i conti con il Fisco dovrà mettersi in pari. Ecco che cosa succederà.
Arrivano 13 milioni di cartelle esattoriali
L’Agenzia delle Entrate ha fatto sapere che sono già pronte all’invio 13 milioni di cartelle esattoriali delle 26 milioni esistenti. Saranno inoltre aggiunte circa 2 o 3 milioni di cartelle da inviare nelle prossime settimane. Parte, intanto, l’allarme di Federcontribuenti su eventuali errori e cartelle errate.
“Le cartelle esattoriali errate – ha precisato Marco Paccagnella, presidente della federazione – sono circa il 56% delle emissioni”. Gli errori più segnalati negli anni sono: imposte annullate dai giudici; decadenza o prescrizione della tassa; tasse automobilistiche annullate; tassazione separata calcolata erroneamente; tassa sui rifiuti riferita al proprietario e non al conduttore.
Secondo Federcontribuenti sarebbe necessario utilizzare le composizioni del sovraindebitamento realizzate in tempi certi e consoni. In modo da evitare che questo non avvenga quando gli immobili sono già all’asta.
Ma sono già partite le proteste dei consumatori che temono l’arrivo di numerose cartelle esattoriali già nelle prossime settimane (comunque entro la fine del 2022). “Hanno deciso di mandarle dopo le elezioni – ha accusato Carlo Rienzi, presidente del Codacons – perché se lo avessero fatto prima si sapeva contro chi andare”. Sarà dunque compito del nuovo governo decidere cosa fare e se realizzare o meno un nuovo stralcio delle cartelle esattoriali.
A conferma di questo, il tributarista fiscale di Fratelli d’Italia, Maurizio Leo, ha spiegato: “Le riforme fiscali si fanno a inizio legislatura e non alla fine”, disegnando l’ipotesi che potrebbe davvero esserci un nuovo stralcio (almeno per le cartelle di minore entità).
Sarà dunque un periodo difficile per chi dovrà pagare e si vedrà arrivare le prime cartelle esattoriali proprio in questi giorni, mentre sarà compito del nuovo governo prendere una decisione anche in questo caso.