Sono diverse le modifiche in vista del 2023 per l’assegno INPS: come cambiano gli importi e i limiti Isee
Con l’assegno unico, lo strumento introdotto con il family act, saranno davvero tante le novità in arrivo. Sono state quindi sostituite tutte le misure precedenti, fra cui le detrazioni fiscali, che erano previste per sostenere i nuclei familiari con figli a carico. Con l’inizio del prossimo anno cambieranno gli importi dell’assegno, i limite Isee per accedere all’agevolazione e le modalità di erogazione.
Andiamo allora ad esaminare tutti i cambiamenti nel dettaglio. Con gennaio 2023 comincerà il nuovo riallineamento fra importi e limiti dell’assegno unico, sulla base dell’aumento dei costi della vita, in base alle variazioni segnalate dall’Istat. Secondo i nuovi dati il limite Isee per poter ottenere l’importo dovrebbe passare da 15mila a 16.200 euro.
Assegno Inps, tutte le modifiche
La soglia massima per poter richiedere l’indennizzo arriverebbe invece a 43.200 euro rispetto agli attuali 40mila euro. Con l’adeguamenti ai nuovi prezzi e alle nuove spese, l’assegno pieno dovrebbe ammontare a 189 euro al mese, quindi 14 euro in più. Chi ha già usufruito dell’assegno unico nel 2022, quindi circa 5,3 milioni di famiglie italiane fra marzo e giugno, l’anno prossimo non dovrò fare domande.
L’assegno verrà infatti erogato automaticamente dall’Inps e il rinnovo automatica scatterà in assenza di cambiamenti delle condizioni economiche del richiedente. L’Inps ha chiarito poi che la misura non spetta ai residenti all’estero, ma è invece garantita per chi lavora fuori dai confini nazionali. Ciò nonostante l’articolo 7 del regolamento comunitario sostenga che non possono esserci sospensioni per chi risiede all’estero.
L’Inps ha infatti sottolineato che: “la disciplina del nuovo assegno unico e universale al momento trova applicazione limitatamente ai richiedenti residenti in Italia per i figli che fanno parte del nucleo ISEE”.