Il governo draghi garantisce l’ultimo bonus con 600 euro in busta paga: quali sono le soluzione per il futuro
Con il nuovo governo ci si aspettano tanti cambiamenti, anche se in tema di politica fiscale e tassazioni è difficile pensare a una vera e propria rivoluzione. Intanto c’è però una buona notizia e riguarda un aumento in busta paga previsto nel 2022. Con l’articolo 12 del decreto Aiuti bis, il governo Draghi ha previsto che, per il periodo d’imposta 2022, le somme versate dal datore di lavoro ai lavoratori saranno elevate a 600 euro.
Le somme saranno erogate come rimborsi per il pagamento delle utenze domestiche di acqua, luce e gas. Parliamo di una cifra deducibile per il datore di lavoro e netta per il lavoratore, pertanto non soggetta a contribuzione e non destinata a generare alcun incremento di pensione.
Alberto Brambilla, presidente del Centro studi e ricerche Itinerari previdenziali, fa notare che se si estendesse questa innovazione anche al welfare aziendale, l’incremento medio per i redditi da 15mila e 25mila euro sarebbe rispettivamente del 14,6% e dell’8,8%. Un’altra sua proposta è la sostituzione del cosiddetto click day per emulare la formula svizzera, “e si portasse la quota di rimborso del datore di lavoro a 600 euro l’anno con le stesse esenzioni già indicate”.
Il governo che si insedierà dovrà poi valutare se confermare le altre agevolazioni ancora in vigore, come ad esempio il bonus trasporti o il bonus tv. Sono state stanziate risorse da 25 milioni di euro per il bonus psicologo ed sono state alleggerite le tasse per i dipendenti.
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