Nuova stangata per le famiglie italiane. Sarà un autunno con prezzi alle stelle
La stangata d’autunno. Nell’ultimo report pubblicato dall’Istat, l’inflazione su base annua nel mese di agosto è avanzata all’8.4%. Una dato altissimo che mai l’Italia aveva avuto negli ultimi anni. La percentuale citata è aumentata rispetto al periodo precedente dello 0,8%. A schizzare verso l’alto sono i prezzi dell’energia che fanno registrare un incremento del quasi 3% su una base annua che ormai sfiora un rincaro mostre del 45%. In questo scenario apocalittico in termini economici, la situazione peggiorerà ancora di più. Sono all’orizzonte infatti nuovi aumenti di prezzi ed un tasso d’inflazione destinato ad andare verso il 9%. Una situazione insostenibile per imprese e soprattutto famiglie i cui stipendi non crescono ma perdono quotidianamente potere d’acquisto.
Aumento prezzi in autunno
Sarà un periodo ancora più difficile per le famiglie italiane. Secondo quanto riferisce il Codacons, un nucleo familiare spenderà in più rispetto all’anno precedente ben 711 euro su base annua. I picchi di spesa si raggiungeranno da questo mese fino a fine anno. Per adesso non ci sono certezze sull’andamento dei prezzi per il 2023. A pesare in maniera forte sul bilancio familiare sono senza dubbio le bollette di luce e gas. L’importo a carico dei consumatori finali ha raggiunto il 100% dei rincari provocando problemi enormi soprattutto alle famiglie con redditi molto bassi.
Il caro energia pesa anche sulle imprese che sono costrette ad alzare i prezzi dei prodotti al consumo perchè i costi di produzione sono lievitati alle stelle. L’aumento delle materie prime sta mettendo in ginocchio l’intero comparto produttivo del paese. Molte imprese hanno sospeso la produzione o sono state costrette a mettere in cassa integrazione il personale per i recenti rincari anche sulle bollette dell’energia elettrica.
Alle porte c’è poi da capire se lo sconto carburanti verrà prorogato oppure no. Il nuovo Governo è chiamato a decidere in fretta. Va comunque detto che anche con il taglio delle accise attualmente in vigore, il prezzo del carburante resta comunque molto più alto rispetto al medesimo periodo del 2021 o prima che scoppiasse la guerra tra Ucraina e Russia.
La situazione per le famiglie italiane rischia di precipitare. I consumi sono decisamente in picchiata. Tutti tendono a modificare le proprie esigenze in base al budget (sempre più basso) a disposizione su base mensile.
Inflazione e bonus dello Stato
In questi mesi lo Stato ha provato a immettere denaro nelle tasche di imprese, lavoratori e pensionati. Sono stati fatti tanti bonus. Per i pensionati c’è stato anche un anticipo della rivalutazione pensione annua del 2%. La montagna, come si suol dire, ha partorito il topolino. Questi soldi in più (nel caso dei pensionati si tratta di aumento dai 10 ai 70 euro mensili) non servono a coprire la perdita del potere d’acquisto sempre più alta.