Molte persone si stanno chiedendo cosa resterà dei propri risparmi qualora l’inflazione dovesse durare 10 anni: approfondiamo la questione di particolare interesse.
La crisi umanitaria causata dal conflitto in Ucraina va di pari passo a quella energetica che difatti risulta peggiorata dall’inflazione che sta facendo registrare livelli a cui non si assisteva da svariati anni.
In un simile contesto, in molti si stanno domandando quanto durerà questo andamento che vede l’inflazione al 9,1 % nel mese di agosto.
Cosa resterà dei nostri risparmi se l’inflazione dura 10 anni
A tal proposito va detto che nel Regno Unito a luglio scorso, il dato è arrivato al 10 %, divenendo uno dei primi Paesi a far registrarlo. Le famiglie, in particolare, stanno cercando di limitare il più possibile le spese superflue dal momento che devono affrontare prezzi più elevati per quanto concerne le materie energetiche e quelle alimentari. In poche parole, i nuclei familiari stanno spendendo di più per bollette e per i generi di prima necessità poiché quello che rimane a fine mese è ben poco, talvolta, nullo. Se andiamo a recuperare i dati storici, peraltro, questi dicono che la situazione potrebbe peggiorare. Negli anni Settanta, infatti, in occasione della Guerra dei Sei Giorni, l’OPEC, Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio, decise di infliggere una punizione all’Occidente, rea di aver offerto il suo sostegno ad Israele.
In particolare, si decise di imporre l’embargo contro Europa e Nord America generando una vera e propria esplosione dei tassi d’inflazione. Nel nostro Paese, l’inflazione si attesto al 5 per cento nel 1972 per poi raddoppiare soltanto l’anno dopo e raggiungere il culmine 1974, con il 25,20 per cento. Chiaramente si tratta semplicemente di paragoni che non necessariamente trovano applicazione nella realtà. Va detto, però, che ci sono similitudini tra il periodo attuale e quello in atto negli Settanta. A tal proposito, infatti, in tutte e due le epoche storiche le economie dei Paesi Occidentali si sono mostrate particolarmente rallentate già prima della crisi vera e propria. Negli anni Settanta la causa era dovuta agli effetti generati dal processo di industrializzazione. Oggi, invece questo rallentamento è da attribuire all’avvento della globalizzazione che ha determinato una delocalizzazione produttiva con tutte le conseguenze del caso.