Petrolio e Gas, perchè ora Biden ci sta voltando le spalle

Sul fronte Petrolio e Gas si mette male, ora Biden ci sta voltando le spalle: ecco cosa sta succedendo.

Con lo scoppio del conflitto in Ucraina, chiaramente, sono aumentati i prezzi relativi al petrolio e al gas e ad oggi le cose sembrano essere peggiorate dal momento che anche Joe Biden, Presidente degli Stati Uniti, ha deciso di voltare le spalle all’Europa. Si tratta di una situazione difficile che richiede un intervento tempestivo se non si vuole evitare il peggio.

Joe Biden

Stando a quanto dichiarato dal Financial Times, a partire dal 2023 la produzione di gas naturale starebbe per diminuire rispetto ai 500mila barili al giorno attuali.

Petrolio e Gas, perchè ora Biden ci sta voltando le spalle

In poche parole, la Casa Bianca avrebbe deciso di non aiutare gli alleati europei che a conti fatti andranno incontro ad una crisi energetica che finirà per ripercuotersi ulteriormente sul caro bollette. Va detto, comunque, che la decisione del Presidente degli Stati Uniti nasce dalla regolamentazione relativa all’ambiente che di fatto prevede una diminuzione delle trivellazioni. Senza contare poi che diverse compagnie si stanno mostrando particolarmente riottose riguardo a possibili investimenti di ingenti capitali al fine di aumentare l’offerta. Il timore, infatti, è che i ci saranno minori guadagni a causa delle normative che prevedono un taglio delle emissioni di CO2.

In ogni caso, per quanto concerne le conseguenze della crisi energetica, negli Stati Uniti, non è agli stessi livelli di quelli che si stanno registrando in Italia come negli altri Paesi dell’Unione Europea. Grazie alle estrazioni locali, difatti, il 60 per cento della domanda è soddisfatto a beneficio del PIL come anche del dato relativo all’occupazione. In particolare, i costi relativi al gas sono letteralmente esplosi con aumenti fino a 20 volte prima della crisi. Negli Stati Uniti, invece, ad oggi la produzione del gas è diventata di gran lunga più economico poiché, a conti fatti, maggiore sarà la durata della crisi energetica, maggiori saranno i guadagni. Ciò detto, non resta che auspicare un cambiamento di rotta poiché come abbiamo spiegato fino ad ora l’attuale situazione finisce per far guadagnare alcuni Paesi e di spingere al tracollo altri, come ad esempio, quelli che fanno parte dell’Ue.

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