Non basta la crisi per fermare la richiesta di un’abitazione. Nonostante i mutui che salgono, le persone corrono ad acquistare casa
L’attuale crisi economica globale, che ha visto l’insorgere della pesante inflazione in Italia, non sembra aver attecchito sulla richiesta di un’abitazione da parte dei cittadini. Molti italiani, infatti, continuano ad investire parte dei propri averi economici sul settore immobiliare.
Negli scorsi mesi il mercato è stato particolarmente vivo e dunque non è bastata la crisi energetica e il caro bollette per fermate le richieste. Nonostante i mutui che salgono, infatti, le persone corrono ad acquistare una casa.
Secondo i dati forniti dall’Istat, sono stati mesi particolarmente positivi per il mercato residenziale e immobiliare. Il settore ha infatti registrato un aumento sui volumi delle compravendite (salite di 8,6%) e sui prezzi, aumentati del 5,2% su base annua e del 2,3% rispetto ai primi tre mesi dell’anno.
Ma non è finita. A far registrare una tendenza positiva per le abitazioni nuove. I valori di queste abitazioni sono aumentati del 12,1%, un ero record se si guarda allo storico Ipab. Si tratta di un cambio di passo repentino rispetto al primo trimestre, dove era stato registrato un, comunque, ottimo +5%. Risultano essere in aumento anche i costi delle abitazioni già esistenti. Questi immobili fanno registrare un +3,8%.
Dunque, nonostante la crisi energetica e il rincaro delle bollette e delle spese, molti italiani continuano a voler acquistare una casa. Nel secondo trimestre del 2022, infatti, solo nella capitale è avvenuto il rialzo dell’indice dei prezzi delle nuove abitazioni maggiore degli ultimi dieci anni. Un aumento dell’11,8%.
Rispetto al 2010, inoltre, i prezzi continuano ad essere ancora inferiori al 22,7% del record massimo fatto registrare. A Milano i prezzi sono aumentati dell’8,3% su base annua, un 1,8% in più rispetto ai primi tre anni dell’anno. Le abituazioni nuove, inoltre, fanno registrare un +16,9% in tendenza e un +2,9% sul trimestre. I prezzi sono in crescita rispetto al 2010 di cica il 17,4%. Un dato che evidenzia la netta risalita che ha iniziato ad esserci già a partire dalla fine del 2015.
Resterà quindi da vedere quali saranno i prossimi sviluppi riguardo il settore immobiliare.
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