Un anno e dopo la pensione. Questo può essere l’avvenire di molti insegnanti e altro personale scolastico se ricordano la scadenza fondamentale del 21 ottobre 2022. Fare domanda entro quella data può aprire le porte per una pensione anticipata.
Si tratta di una possibilità offerta soltanto agli insegnanti che possono andare in pensione l’anno prossimo. La domanda per la pensione scuola è fattibile entro il 21 ottobre e permette di andare, in seguito, in pensione alla data del 1 settembre 2023. Si tratta di un anticipo sulla pensione che permette di saltare l’intero anno scolastico 2023/2024.
Tutti i docenti e il personale ATA sono interessati a questa possibilità. La cosa importante è fare richiesta al Ministero dell’Istruzione entro i tempi.
C’è chi può andare in pensione fra un anno
Ad essere esclusi dalla possibilità di avere la pensione anticipata esclusiva per il personale scolastico sono 2 precise categorie di lavoratori: i dirigenti scolastici e coloro che avranno raggiunto i 65 anni di età alla data del 31 agosto 2023. In questi due casi la domanda per la pensione deve essere presentare rispettivamente entro il 28 febbraio 2023 ed entro il 31 agosto 2023.
In questo secondo caso, la normativa vigente prevere che il personale scolastico in possesso dei requisiti anagrafici sia esentato dal presentare la domanda di pensione entro il 21 ottobre 2022. L’amministrazione provvederà alla cessazione d’ufficio del rapporto di servizio e collocherà a riposo il dipendente. Questo vale anche per i docenti e il personale ATA che entro il 31 agosto 2023 maturano il diritto alla pensione anticipata. Cioè al trattamento pensionistico con 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi per le donne) indipendentemente dall’età anagrafica.
L’osservazione del termine del 21 ottobre 2022 per la presentazione della domanda di pensione è, invece, riferito a tutto il restante personale della scuola. La medesima scadenza va rispettata anche per coloro che intendono avvalersi della possibilità della trasformazione del rapporto di lavoro da full time a part time. In particolare per coloro che hanno maturato i requisiti per la pensione anticipata di cui sopra, ma non hanno ancora raggiunto il limite di età dei 65 anni di età per essere collocati a riposo d’ufficio. In tal caso l’amministrazione riconosce il diritto alla pensione spettante ma anche quello a proseguire il rapporto di lavoro fino al raggiungimento dei 65 anni di età.