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2023, più soldi per le Pensioni. Chi dovrà pagare per far star meglio gli altri

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Riccardo Magliano

Il 2023 sarà un anno estremamente importante per le pensioni. In arrivo un generale aumento per tutti gli importi, ma i soldi devono essere presi da qualche parte. Lo Stato dovrà tagliare alcune spese o far pagare di più i contribuenti per poter aumentare gli importi delle pensioni.

Per il 2023 sono previsti aumenti per un totale di altri 25 miliardi di euro distribuiti per tutti i pensionati della nazione. Questo non è esattamente voluto. L’aumento della spesa dello Stato per le pensioni è dovuta all’inflazione così come ad altri fattori, ma lo Stato deve comunque trovare i soldi per poterla sostenere.

Foto ANSA

L’aumento della spesa pubblica per le pensioni stanno salendo vertiginosamente. Il sistema contributivo delle pensioni non sta ingranando come si era immaginato all’inizio e lo Stato è costretto a continuare a pagare le pensioni calcolate con il metodo retributivo o misto, che costano decisamente di più. A questo si aggiunge l’inflazione e l’aumento degli importi delle pensioni per via dei ricalcoli e adeguamenti, quest’anno anticipati di 3 mesi sull’inizio dell’anno nuovo.

2023, più soldi per le Pensioni.

Secondo i dati INPS presentati all’Ufficio Parlamentare di Bilancio, la spesa pensionistica del 2021 è stata pari a 312 miliardi di euro. Su questa cifra incidono principalmente le pensioni anticipate, occupando il 56% della cifra, seguono le pensioni di vecchiaia con il 18% e le pensioni ai superstiti al 14%. Con l’inflazione all’8% di questi ultimi mesi e il fisiologico aumento delle pensioni da pagare di un paese che si fa via via sempre più vecchio, nel 2023 la spesa aumenterà ancora. Si prevede un aumento fino a 25 miliardi di euro rispetto a quest’anno. La domanda sorge spontanea: chi paga?

Foto ANSA

La risposta istintiva sarebbe: lo Stato. Questo tuttavia, implica che lo Stato trovi da qualche parte i soldi con cui pagare queste pensioni. Lo Stato deve quindi trovare tali solti prendendoli da altre fonti che richiederebbero il suo intervento, oppure aumentando le tasse sui cittadini. La faccenda del reperimento dei fondi si fa ancora più complessa considerando che una grossa fetta delle finanze dello Stato italiano sono state dirottate verso gli aiuti a famiglie e imprese contro il caro-vita. A pagare le spese di questi aumenti saranno sicuramente i lavoratori. Con l’avvento del nuovo anno si tornerà con tutta probabilità alla Legge Fornero, eliminando totalmente le pensioni anticipate. I nuovi lavoratori quindi dovranno pagare le tasse fino a 67 anni prima di poter andare in pensione.

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