Finalmente arriva un aiuto del governo Draghi. Per molti arriverà un taglio del 30% sulle bollette, ma dipenderà tutto dall’Isee
Nonostante manchino ormai pochi giorni alle prossime elezioni politiche italiane, l’attuale governo è tutt’altro che fermo in attesa del suo ultimo giorno. Nella serata di ieri, venerdì 16 settembre, infatti, Mario Draghi a varato il suo ultimo decreto, che mira a fornire supporti alle famiglie colpite dal caro vita.
Gli interventi previsti nel decreto, infatti, saranno rivolti a fornire aiuti alle famiglie per quanto riguarda i rincari delle bollette. Si tratta di un provvedimento di circa 14 miliardi di euro e che consiste nell’arrivo di un taglio del 30% sulle bollette. Ma tutto dipenderà dall’Isee del nucleo familiare: facciamo un po’ di chiarezza.
Ecco il taglio del 30% sulle bollette
Con il nuovo decreto aiuti varato dall’esecutivo guidato da Mario Draghi, aumenta a 55 miliardi la potenza di fuoco che il governo ha utilizzato per fornire aiuti a cittadini e imprese. in primis, è stata abbassata le soglie Isee da 12mila a 15mila euro per l’ottenimento del bonus sociale. Si tratta di uno sconto sulle bollette che apporterà un taglio del 30% del costo.
Grazie a questo intervento, verranno aiutate circa 1,5 milioni di famiglie per il conto del gas e 2,5 milioni per quanto riguarda l’energia elettrica. A queste andranno aggiunte ulteriori 600mila famiglie grazie all’ulteriore investimento di risorse da parte del governo.
Ma non saranno solo i nuclei familiari ad essere aiutati dal governo. Sono previste importanti misure anche per le imprese, pesantemente colpite dal caro energia. Nel decreto è previsto un credito di imposta potenziato nello sconto e nella dimensione della platea di aziende che potranno beneficiarne.
Per quanto riguarda le bollette dell’elettricità e del gas, infatti, è previsto un aumento del credito di imposta dal 25 al 30%, oltre alla riduzione della soglia di Kw/h per cui sarà possibile richiedere gli aiuti statali.
Tuttavia, non sarà inserita la Casa integrazione gratuita per quelle aziende che si sono ritrovate a chiudere gli impianti o a ridurre il lavoro dei loro operai. Prevista, invece, una rimodulazione riguarda la famosa tassa sugli extraprofitti delle aziende energetiche. Probabilmente verrà modificata la base imponibile, in modo da raggiungere più facilmente gli obiettivi di incasso.