Pensione invalidità: cosa è, a chi spetta e come ottenerla
Previsto un aumento delle pensioni. L’aumento dell’inflazione, ormai al 9%, ha portato il Governo ad anticipare la rivalutazione dell’assegno mensile per i pensionati intorno al 2 per cento. Una misura inserita appositamente dal decreto Aiuti bis che però non sarà per tutti: sarà infatti valida solo per coloro che ricevono fino ad un assegno massimo di 2.692 euro. La misura, però, è soltanto transitoria e durerà fino a fine anno con l’aggiunta, a novembre, del riconoscimento anticipato del conguaglio relativo alla differenza tra l’inflazione calcolata in via provvisoria all’1,7% per il 2021 e quella effettiva dell’1,9%. L’aumento pieno avverrà solo a partire da gennaio 2023. Anche chi ha assegno mensile di invalidità ha diritto ad avere maggiorazione dell’importo che potrà variare tra gli 11 e gli 80 euro in più.
Invalidità civile: a chi spetta e come ottenerla
Il processo di riconoscimento dell’invalidità civile si compone di una fase sanitaria e una fase amministrativa. La prima serve per l’accertamento del grado di invalidità, l’altra invece per stabilire la concessione dei benefici previsti dalla legge. Per ottenere prestazioni economiche dell’INPS serve un grado di invalidità tra il 74 e il 100%. Il grado minimo per la qualifica di invalido civile è, quindi, di un terzo (33%).
Per avviare il processo di accertamento dello stato di invalidità civile l’interessato deve prima di tutto recarsi da un medico certificatore per il rilascio del certificato medico introduttivo attestante le infermità invalidanti che deve indicare. Nel documento devono espressamente essere indicati i seguenti punti:
- codice fiscale
- tessera sanitaria
- dati clinici
- diagnosi con codifica ICD-9 (Classificazione delle malattie, dei traumatismi, degli interventi chirurgici e delle procedure diagnostiche e terapeutiche)
- L’impossibilità di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore o dell’impossibilità di compiere gli atti quotidiani della vita senza assistenza continua
- indicazione della finalità del certificato con l’esatta natura delle patologie invalidanti e la relativa diagnosi.
Invalidità civile: visita di verifica INPS
Dopo la compilazione del certificato, il medico dovrà trasmettere tutto all’INPS in via telematica. La ricevuta viene consegnata dal medico all’interessato insieme a una copia del certificato medico originale che il cittadino dovrà esibire all’atto della visita medica.
Per la presentazione della domanda d’invalidità civile, il certificato medico introduttivo ha una validità di 90 giorni. Ricevuta la domanda completa l’INPS provvede a trasmetterla online alla ASL di competenza. Contestualmente alla conferma di avvenuta ricezione, la procedura propone l’agenda degli appuntamenti disponibili presso la ASL corrispondente al CAP di residenza o del domicilio alternativo eventualmente indicato.
In caso di impedimento, l’interessato può scegliere tra una delle date indicate dal sistema. Se l’interessato non si presenta alla visita viene convocato una seconda volta e ogni ulteriore assenza sarà considerata rinuncia e farà decadere la domanda.
Alla visita l’interessato può farsi assistere da un medico di sua fiducia.
L’accertamento sanitario compete alla ASL attraverso una Commissione Medica Integrata (CMI), integrata da un medico dell’INPS, la cui composizione varia in funzione della domanda presentata dal cittadino a seconda dalla richiesta del riconoscimento delle diverse invalidità.
Il verbale definitivo viene inviato in duplice copia all’interessato: una con tutti i dati sanitari anche sensibili e l’altra con il solo giudizio finale. L’invio avviene tramite raccomandata A/R o all’indirizzo PEC se fornito dall’utente e resta disponibile nella cassetta postale online.
Gli accertamenti disposti dalla CMS, anche successivamente all’invio del verbale al cittadino possono prevedere un riesame della documentazione sanitaria agli atti o una visita diretta.
Se la Commissione medica ritiene le minorazioni suscettibili di modificazioni nel tempo, il verbale indica la data entro cui l’invalido dovrà essere sottoposto a una nuova visita di revisione.