L’ora legale è uno strumento importante che l’essere umano civile ha creato per sfruttare meglio il tempo. Tuttavia anche una sola ora di differenza sull’orario può comportare per alcuni dei disturbi che ne falciano la produttività sul lavoro. Una invenzione positiva, ma che va a danneggiare la salute di alcuni individui.
Nella notte tra il 26 e il 27 marzo di ogni anno scatta l’ora legale. Si tratta di una convenzione utilizzata negli Stati Uniti e in Europa, che riguarda lo spostamento in avanti di un’ora di tutti gli orologi. Una convenzione nata dalla necessità della nostra società di sfruttare in modo diverso le ore di giorno dei mesi estivi e invernali.
L’ora legale è qualcosa di generalmente positivo, permette si sfruttare meglio il tempo, in particolare per quanto riguarda le ore di luce, ma questo comporta anche dei problemi.
Ci sono delle problematiche per un organismo che cambia la sua routine e il suo contatto con l’ambiente esterno, anche se solo di poco. I soggetti più sensibili possono subire dei danni da quell’ora in meno di sonno e scombinare completamente il proprio metabolismo.
Questo è solo uno dei problemi che l’ora legale può causare a una persona. Il cambio dell’ora può lasciare degli strascichi nei giorni successivi e causare episodi di insonnia. Ne conseguono poi disturbi nella concentrazione, cosa che può nuocere alla produttività di persone che hanno un lavoro che occupa maggiormente il priorio cervello e la propria attenzione. Sempre per via dell’insonna si possono verificare problemi di malumore e irritabilità, risposta del corpo alla novità esterna, che non riesce a metabolizzare rapidamente. Ne deriva un generale senso di stanchezza che nei casi più sensibili può protrarsi anche nei giorni successivi.
I disturbi portati dal cambio dell’ora sono soltanto passeggeri, ma possono essere molto fastidiosi in quei pochi giorni di permanenza. Sapendo che possono succedere episodi del genere è bene essere preparati. Sapendo che nella data del 26 marzo ci sarà il cambio dell’ora è possibile cominciare qualche giorno prima a impostare la sveglia qualche minuto prima e gradualmente arrivare all’ora proprio alla data del 26 marzo. In questo modo l’organismo si abitua al cambio dell’ora in maniera meno traumatica.
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