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Economia

Mutui, cosa fare per contenere l’impennata delle rate

Published by
Bruno Galvan

L’aumento dei tassi d’interesse sta pesando su tutti i mutui: ecco come risparmiare sulla rata

Non è il momento migliore per chiedere un mutuo. L’aumento del costo del denaro ha infatti portato come conseguenza ad un innalzamento del tasso d’interesse ragion per cui un finanziamento costa decisamente di più rispetto a qualche mese fa. Per un mutuo di 150 mila euro a 25 anni, con un tasso variabile puro legato all’Euribor, con l’ultimo ritocco al rialzo dei tassi BCE, la rata è passata da una media mensile di 590 euro ad una media di 643 euro, con un aumento di 53 euro al mese, vale a dure oltre 600 euro in più l’anno. Per un mutuo più grande, pari a 200mila euro, durata sempre a 25 anni, la rata passerebbe da 787 euro a 858 euro, con un aumento di 71 euro al mese, pari a 852 euro l’anno.

rate mutui / Fonte: Pexels

Quale mutuo scegliere?

Esistono due tipologie di mutui: tasso fisso e variabile. I tassi sui mutui a tasso fisso sono collegati al tasso Eurirs che oggi ha raggiunto addirittura il 3%. Quelli variabili variano in base al tasso Euribor che dipende da quello praticato della Banca Centrale Europea.

L’Euribor o tasso interbancario non è altro che il tasso cui le banche si prestano fra loro moneta. Naturalmente, al mutuatario o a coloro che richiedono un prestito verrà applicato l’Euribor più un dato spread, cioè un quid in più per remunerare le banche prestatrici. Questo quid dipenderà anche dalla durata del mutuo e dall’importo prestato.

Bisogna fare dunque attenzione quale tipologia di mutuo si sceglie in sede di finanziamento. Chi sceglie quelli a tasso fisso in questo momento è svantaggiato perché paga molto di più e non ha certezze sul fatto che il tasso possa calare o aumentare in futuro. Più vantaggiosi, in parte sono quelli a tasso variabile. A tal proposito si registrano boom di finanziamenti a tasso variabile Cap in questo momento dove i tassi d’interesse sono schizzati alle stelle

Perchè scegliere mutuo variabile con CAP?

mutui a tassi variabile con CAP sono caratterizzati da un tasso d’interesse che varia in base allrsquo;andamento del parametro Euribor, ma senza mai superare una soglia fissata contrattualmente (il CAP), che determina l’importo massimo delle rate.

Il mutuo a tasso variabile con CAP, quindi, è una sorta di prodotto ibrido tra un mutuo a tasso fisso e un mutuo a tasso variabile: se da una parte è possibile approfittare delle fasi positive del mercato, pagando una rata più bassa quando l’Euribor scende, dall’altra ci si tutela da eccessivi rialzi del tasso grazie alla presenza del CAP.

La protezione offerta dal tetto massimo costituisce però un fattore di rischio per la banca: ecco perché il tasso d’interesse di un mutuo a tasso variabile con CAP è leggermente più alto rispetto ad altre tipologie di mutuo.

Il mutuo variabile con CAP offre principalmente due vantaggi:

  • conosci fin da subito l’importo massimo che la rata potrebbe raggiungere nel tempo
  • sfrutti i benefici del tasso variabile e ti proteggi da eccessivi rialzi dei tassi grazie alla presenza del CAP.

Di contro, come detto, il tasso d’interesse dei mutui a tassi variabile con CAP è leggermente più alto, in quanto lo spread applicato dalla banca è maggiore.

Alla luce di queste caratteristiche, il mutuo a tasso variabile con CAP è adatto a chi cerca una soluzione intermedia tra la sicurezza del tasso fisso e la possibilità di risparmio del tasso variabile.

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