Il calvario dei lavoratori degli aeroporti non ha mai fine. Nonostante tutti le promesse e le trattative, le proteste e le manifestazioni, alla fine 1.500 lavoratori verranno lasciati a casa dalla nuova compagnia aerea. Ecco cosa è successo.
L’ex Air Italy chiude i battenti sbattendo la porta, e nonostante tutte le promesse fatte, molti lavoratori finiranno comunque per perdere il posto. Si tratta di piloti, assistenti di volo, personale di aeroporto, che non sopravvivranno alla chiusura degli aeroporti di Olbia e per Air-Italy Mediterranea.
I lavoratori licenziati sono 1.500, 800 di questi si trovano nella sede centrale di Air-Italy Mediterranea, ad Olbia, in Sardegna, mentre gli altri in Lombardia.
Per tutti costoro, nonostante le promesse fatte in sede di trattative per la chiusura dell’attività, rimane soltanto la NASPI. I sindacati che si sono occupati della questione stanno recriminando la totale indifferenza della politica nazionale su questo fatto. Il segretario generale dell’Anvap, Marco Bardini, dichiara che i 1.500 dipendenti della compagnia aerea sono tutti lavoratori che, viste le caratteristica di Air-Italy Mediterranea, hanno specializzazioni estremamente settoriali ed età che rendono difficile la loro ricollocazione.
La cosa che stride maggiormente in seguito alla chiusura di Air-Italy è il suo contrasto con le dichiarazioni di crescita degli introiti degli aeroporti italiani. Da diverso tempo gli investitori esultano per la crescita del settore dopo i due anni terribili della pandemia, ma la crescita non avvantaggia le compagnie italiane, via via in fase di chiusura, ma le compagnie estere che stanno pian piano invadendo il mercato. A questo proposito, è ironico notare come, a fronte di un licenziamento di massa dei lavoratori aeroportuali, le compagnie estere lamentino di dover cancellare voli per la mancanza di personale negli scali italiani.
I rappresentanti dei lavoratori stanno chiedendo a gran voce aiuto, a chiunque possa prestare orecchio, ma non c’è mai stato alcun aiuto concreto. A questo punto il licenziamento è ormai inevitabile, ma il presidente dell’ex Air-Italy Mediterranea Massimo Solinas, che ancora non avrebbe ricevuto la delegazione dei suoi ex dipendenti. A spalleggiare i lavoratori c’è anche il governatore della Regione Sardegna, che con un appello chiede che il presidente Solinas riceva i delegati e apra un nuovo tavolo di dialogo.
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