Poche docce, freddo in casa e pasta cotta in un minuto: i metodi estremi per risparmiare energia

Mai come adesso si parla di risparmio energetico: quest’inverno saremo costretti a tanti sacrifici per non pagare un patrimonio.

Ormai se ne parla da mesi e l’ansia continua a crescere ora che l’estate è agli sgoccioli. Non sono bastati due anni di devastazione economica e dei diritti fondamentali della persona. Adesso la prospettiva è quella di un futuro lockdown energetico.

Sono in tantissime le aziende che rischiano di chiudere per le bollette esorbitanti del gas e dell’elettricità, prezzi dovuti alle sanzioni imposte dall’Occidente alla Russia. L’Europa, ancora una volta, sceglie una mossa per auto-sabotarsi, o meglio, ridurre sul lastrico i suoi cittadini.

Niente tutela, tutto il contrario. La minaccia non esiste ancora, non manca il gas nelle riserve, eppure i cittadini sono già stati richiamati all’attenti per obbedire alle nuove, assurde regole imposte. Mentre le imprese chiudono, le famiglie non riescono ad arrivare a fine mese.

Con un prezzo del gas schizzato da 30 a 300 euro al megawattora, non c’è da stupirsi. Quindi il Governo interviene ancora nella vita privata: obbligatorio mantenere i riscaldamenti a 19 gradi, con un margine entro i 21 gradi, accesi anche meno ore al giorno.

Ennesimo lockdown in autunno? Ci aspettano altri sacrifici

Se necessario, verrà richiesta la chiusura anticipata dei locali e delle attività private (alle 23.00 i primi e alle 19.00 i secondi), o il meno invasivo spegnimento di insegne e luci delle vetrine. Anche le strade pubbliche rimarranno probabilmente al buio.

Il resto delle indicazioni riguarda gli usi di casa. Le doccie? Più fredde e massimo di 7 minuti, spegnere tutti gli apparecchi elettronici, staccare frequentemente le spine. Risparmio anche sul gas e in cucina, fornelli accesi solo il necessario ed è meglio utilizzare dei trucchetti per accorciare la cottura.

Insomma, ancora una volta si richiede una privazione delle libertà enorme ai cittadini italiani, con un probabile incremento della povertà e della criminalità. Se i piccoli imprenditori chiudono, come sfameranno la famiglia? E quale sicurezza potranno dare ai cittadini le strade completamente al buio già dalle 19.00?

Purtroppo non ci resta che attendere, soprattutto le imminenti elezioni politiche, per scoprire l’orientamento del partito vincitore in merito al probabile lockdown energetico.

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