200 euro dati e richiesti indietro: cosa sta facendo lNPS

L’INPS ha erogato i 200 euro previsti dal Governo Draghi per far fronte al caro vita, ma ora li sta richiedendo indietro: ecco cosa sta succedendo.

Il bonus da 200 euro è stato introdotto dal Governo di Mario Draghi al fine di contrastare il carovita che sta pesando sulle famiglie italiane. Non a caso, tra i beneficiari sono stati individuati una serie piuttosto ampia di categorie.

L’importo è stato destinato, in particolare, ai percettori del Reddito di Cittadinanza nonché ai pensionati, ai disoccupati, ai lavoratori dipendenti e autonomi, ai collaboratori domestici e in ultimo anche alle partite iva. Tuttavia, va detto che coloro che hanno già ricevuto l’importo potrebbero vedersi costretti a restituirlo.

200 euro dati e richiesti indietro: cosa sta facendo lNPS

Questo può accadere perchè l’Ente Previdenziale sta mettendo in atto dei controlli volti a verificare la sussistenza dei requisiti da parte dei richiedenti. riservandosi però la possibilità di richiederlo indietro se dovessero mancare i requisiti.  A tal proposito, va ricordato che per poter avere accesso alla misura è necessario essere titolare di un reddito non superiore ai 35 mila euro. Il bonus è stato ricevuto automaticamente ai lavoratori dipendenti, pensionati e titolari del reddito di cittadinanza. Mentre ad ottobre sarà la volta dei collaboratori sportivi e dei precari della scuola. Queste categorie peraltro non dovranno presentare la domanda ma avranno diritto al bonus automaticamente.

I collaboratori domestici, invece, hanno tempo fino al 30 settembre per presentare la domanda all’Inps procedendo mediante inoltro telematico sul sito dell’Inps o rivolgendosi ad uno dei tanti caf presenti sul territorio. Infine, riguardo alle partite iva, al momento non si sa ancora molto a parte che mediante decreto ministeriale sono stati sbloccati i pagamenti e resta solo da capire quando ci sarà il click day. Probabilmente, questo sarà fissato per il 15 settembre. In ogni casa, i titolari di partita iva dovranno presentare la richiesta alle proprie casse previdenziali o anche all’Inps. Alla luce di quanto appena detto, comunque, è bene sapere che nel caso in cui l’Istituto di Previdenza dovesse appurare mediante specifici controlli che non ci siano i requisiti per beneficiare della misura, potrebbe procedere con il ritiro automatico della somma versata al contribuente in questione.

Gestione cookie