Il reddito di cittadinanza ha sempre prestato il fianco a truffe e abusi di ogni tipo fin dalla sua prima versione. Gli attuali aumenti di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate sta portando alla luce alcuni imbrogli davvero singolari.
Avere diritto all’assegno del reddito di cittadinanza significa, generalmente, essere con l’acqua alla gola. Una famiglia con una persona che percepisce il reddito di cittadinanza dovrebbe avere un reddito bassissimo e senza un lavoro che possa mantenerli. Per questo suona strano sapere che una persona che percepisce il sussidio abbia intestate più di 70 automobili.
Questo è quello che è emerso durante un controllo dell’Agenzia delle Entrate a Saonara, nel padovano.
Altri abusi, perchè chi ha il Reddito di Cittadinanza ora rischia grosso
Qui la Guardia di Finanza ha scoperto una truffa che riguarda una 40enne nomade a cui risultano intestate ben 74 automobili, comprese Maserati, Mercedes e Audi. La scoperta di questa truffa avrebbe portato la Guardia di Finanza a indagare su un giro di truffe e false intestazioni più ampio che coinvolge proprio il mondo delle automobili.
Il sostituto procuratore Sergio Dini ha aperto un’indagine per frode assicurativa e intestazione fittizia nei confronti della donna. A lei risultano intestate 74 automobili negli ultimi 3 anni, 58 delle quali sono state implicate in incidenti stradali. La donna, oltre che percepire il reddito di cittadinanza, risulta anche non aver mai conseguito una patente di guida. L’idea che il sostituto procuratore si è fatto è che la donna fungesse da prestanome per altre persone che utilizzano quei veicoli per scopi illeciti. A far scattare le indagini sono stati i controlli della Guardia di Finanza in merito alla donna, che da qualche anno risultava titolare di un’attività di noleggio auto nonostante il reddito di cittadinanza.
Un banale controllo di routine della Guardia di Finanza sul reddito di cittadinanza ha portato alla scoperta di una cascata di altri illeciti. In un primo momento la scoperta di un numero così alto di automobili, molte della quali coinvolte in incidenti, intestate a una persona che non ha neanche una patente di guida ha fatto pensare a un tentativo reiterato di truffare le compagnie assicurative. I dati sui veicoli, infatti, sono stati rinvenuti dagli inquirenti proprio dai documenti consegnati dalla 40enne alle varie compagnie assicurative. Attualmente sono in corso verifiche riguardanti proprio gli incidenti. Gli inquirenti non escludono la possibilità che la donna fosse parte di un illegito più ampio.