L’Agenzia delle Entrata ha una nuova arma a disposizione per stanare gli evasori fiscali. Grazie al nuovo algoritmo di intelligenza artificiale, il Fisco può mettere in atto controlli più efficaci sui contirbuenti. Ecco la nuova frontiera della lotta all’evasione fiscale.
Siamo alla fase di testing su larga scala del nuovo sistema informatico per facilitare i controlli dell’Agenzia delle Entrate. Un nuovo alleato per il Fisco nella lotta all’evasione fiscale. Il nuovo sistema, al momento solo nella prima fase, promette in futuro di poter computare milioni di dati. In questo modo di potranno redigere liste di possibili evasori, nonché profili di contribuenti a rischio.
Nei patti del PNRR è compresa una voce molto corposa a tema fiscale. L’Italia, oltre al suo bisogno di rendere meno pesante il problema dell’evasione fiscale, ha preso impegni con l’Unione Europea di ridurre il rapporto tra tasse dovute e tasse incassate del 15% entro il 2024. Per favorire il Fisco nel suo lavoro l’Agenzia delle Entrate si è dotata di un programma di intelligenza artificiale capace di computare autonomamente e in maniera veloce i dati inmessi riguardante i contribuenti.
Conti correnti, case, fatture e scontrini: così il Fisco ha deciso di darci la caccia
Il programma risponde al nome di VeRa e permetterà, una volta messa a punto, di rendere i controlli sull’evasione fiscale più precisi e rapidi. Questo perché il compito del programma è quello di stilare, in base ai fattori che gli vengono dati, una lista dei profili dei contribuenti che hanno maggiori possibilità di aver compiuto un’evasione fiscale. Una volta redatta questa lista, gli agenti della Guardia di Finanza e i funzionari dell’Agenzia delle Entrate potranno controllare più nello specifico questi profili. In questo modo si cerca di eliminare tutti i controlli inutili e il passaggio dell’essere umano laddove non è strettamente necessario.
L’utilizzo di VeRa potrebbe permettere al Fisco di evitare nuove cartelle esattoriali e concentrarsi sullo smaltire un po’ alla volta quelle che riempiono i loro archivi. In questo modo di potrebbe rientrare di tutti i miliardi di euro di debiti accumulati nel corso degli anni. Secondo le dichiarazioni dell’Agenzia delle Entrate, con questo sistema si può mirare a recuperare 14,4 miliardi di euro in un anno. Ad aiutare in questo frangente c’è anche la fatturazione elettronica, resa obbligatoria da luglio.