Dopo gli assurdi rincari arriva lo sconto. Per la benzina scesa ad 1 euro e 36 si formano le file ai distributori. Ecco dove
La situazione dei carburanti torna ad aggravarsi pesantemente e molti cittadini e lavoratori stanno assistendo ad una ripresa dell’aumento dei prezzi alle pompe di benzina. Sia diesel che il “verde”, infatti, stanno tornando a cifre pericolose, che durante l’estate avevano raggiunto e superato i 2€ a litro, ma c’è un’inversione di tendenza.
In Francia, infatti, grazie allo sconto governativo la benzina è scesa a 1 euro e 36 al litro. Una situazione che ha portato lunghe file di macchine davanti ai distributori di carburante, soprattutto lungo il confine con l’Italia. Ecco cosa succede e perché il prezzo della benzina è così basso.
Benzina a 1 euro e 36, file a Ventimiglia
Quello dei carburanti è uno dei problemi più gravi che sta colpendo numerosi Paesi europei. Un costo troppo alto di diesel, benzina e gpl vuol dire maggiori spese per i trasporti delle merci (sia su strada, che su ferrovie che per aria) e, dunque, un maggior costo al supermercato, nei negozi e nei ristoranti.
Se a fine luglio l’inversione di tendenza dei prezzi sembrava ormai evidente, un mese dopo il prezzo dei carburanti è tornato nuovamente a salire. Il costo medio della benzina è di circa 1,80€, mentre quello del diesel sfiora pericolosamente i 2€ al litro. Ma da alcune ore si sta assistendo ad un’inversione di tendenza.
Grazie allo sconto di 30 centesimi al litro, in Francia il costo della benzina è a 1 euro e 36. Lo sconto ha riscosso un successo strepitoso nel Paese transalpino, che si può constatare osservando le file chilometriche alla pompa di carburante. Una situazione che sta coinvolgendo anche molti italiani.
Sono numerosi i cittadini che da Ventimiglia stanno cercando di recarsi in territorio francese per fare il pieno. Tra Mentone e Nizza, afferma Roberto Parodi, segretario dei Frontalieri Autonomi Intemeli – è possibile trovare la benzina anche a 1,36€, con una media di 1,45€.
Molti frontalieri sono favoriti dal fatto che devono recarsi comunque in Francia per lavoro e, dunque, possono approfittare per fare un pieno alla propria auto.