Putin chiude il gas davvero: ora arriverà il conto del nostro appoggio all’Ucraina

L’Europa si prepara a subire il contraccolpo del suo appoggio all’Ucraina. La chiusura del gasdotto Nord Stream 1 da parte di Gazprom potrebbe essere solo il primo passo verso una completa interruzione delle forniture ordinata da Putin.

A subire le scelte di Mosca sono principalmente le imprese. In Italia si ha un gran numero di piccole imprese con mercato locale, che stanno faticando non poco a tirare avanti a causa delle bollette. Per molti è troppo anche solo mantenere in funzione i macchinari, specie se consideriamo quanto complicato sia per molti aumentare i prezzi dei prodotti.

Foto ANSA Firma: Mikhail Klimentyev

Molti problemi li stanno avento in particolare le imprese maggiormente energivore, come le industrie dell’acciaio, della ceramica, o in generale dove si fa utilizzo massiccio di macchine e forni ad alta potenza.

Guerra e sanzioni contro Putin: luce e gas verso rincari del 500 per cento

Un settore particolarmente colpito dalla crisi è quello alimentare. Ristoranti, bar, pasticcerie, forni, ecc, stanno facendo i salti mortali per mantenersi in piedi nonostante le bollette che sono aumentate di 2, 3 o nei casi più estremi 5 volte quelle dell’anno scorso.

Alle difficoltà delle imprese si accompagnano, ovviamente, quelle dei lavoratori. Le aziende stanno avendo grandi difficoltà a mantenere aperti i propri stabilimenti, gli esercizi commerciali sono costretti a ottimizzare i costi per poter sopravvivere, e molti lavoratori finiscono per perdere il lavoro. Si sta facendo uso in maniera smodata dello strumento della cassa integrazione straordinaria. Il ricorso a questo strumento per sperare di soravvivere alla crisi è incrementato del 45% dall’inizio della guerra in Ucraina.

Foto ANSA Firma: Anatoly Maltsev

Alcune attività stanno già provvedendo alla chiusura per impossibilità di star dietro ai pagamenti delle utenze. Dal Veneto arriva il caso di un panificio di Castelfranco Veneto, che ha dovuto chiudere perché era diventato impossibile guadagnare qualcosa tra gli aumenti dei costi delle materie prime e quelli delle bollette della luce e del gas. Il titolare del panificio, Marco Marcuzzo, ha annunciato tramite Facebook la prossima chiusura dell’attività. La bolletta di luglio ha registrato un aumento del 500% rispetto allo stesso periodo del 2021 e l’attività non poteva sopportare costi simili. Accanto alle bollette ci sono anche i costi delle materie prime, aumentati vertiginosamente con l’aumento del tasso dell’inflazione al 8,4% degli ultimi giorni.

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