E’ in arrivo da parte dell’INPS l’assegno straordinario di 290 euro: ecco quali sono i requisiti per ottenerlo e come fare al richiesta.
Molte persone non sono a conoscenza del fatto che l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, INPS, ha messo a disposizione un assegno straordinario di 290 euro. E’ bene dunque sapere quali sono i requisiti per rientrare nella misura e soprattutto come fare la richiesta.
Con l’intento di fornire un aiuto concreto alle famiglie che si trovano ad affrontare problemi di salute legati a specifiche patologie, l’INPS eroga un assegno di 290€. Va detto che si tratta di un contributo che non prevede limiti di età e che è valido soltanto nel caso in cui si soffra di malattie che colpiscono l’intestino. Soltanto in Italia, infatti, si contano più di 250 mila persone che presentano questo tipo di disturbi, tra cui il morbo di Chron o ancora la colite ulcerosa. La loro diffusione sarebbe dovuta in parte ad una predisposizione familiare e per l’altra da una reazione dal punto di vista immunologico dell’organismo. Ad ogni modo, l’INPS offre la possibilità a chi soffre di queste malattie di beneficiare di un assegno ogni mese di 290 euro e per ottenerlo è necessaria la previa presentazione dell’apposita domanda.
Tanto per cominciare, la richiesta deve essere corredata dal certificato che attesta la presenza della malattia rilasciato dal proprio medico curante. La domanda, tra le altre cose, potrà essere presentata soltanto dopo che siano trascorsi 30 giorni dal rilascio del predetto documento. In un secondo momento, comunque, l’Ente nazionale convocherà il soggetto interessato per sottoporsi alla visita al fine di accertare le condizioni del paziente e dunque determinare la percentuale di invalidità a cui si ha diritto. In base a questa, difatti, si avrà diritto ad un determinato importo. In particolare, l’assegno sarà erogato soltanto se la percentuale risulti superiore al 74 per cento. Ciò detto, si tratta di una indennità di cui non tutti ne sono a conoscenza e che per coloro che vi rientrano rappresenta una ulteriore fonte di sostentamento che consente di far fronte alle spese legate alla malattia e che, peraltro, non prevede limiti di età.