Uno dei settori a star maggiormente soffrendo per le bollette elevatissime di questi mesi è quello della ristorazione. Un bonus creato ad hoc per il settore sta per essere introdotto, garantendo agli esercenti un aiuto che può arrivare anche a 30.000 euro.
Ristoranti, bar, pasticcerie e forni sono tra le attività maggiormente colpite dall’ondata di aumenti delle bollette della luce e del gas. Queste attività sono state fortemente danneggiate dall’aumento dei costi di mantenimento dei locali, forzati ad aumentare i prezzi dei loro prodotti o a chiudere i battenti in attesa di tempi migliori.
Con un decreto attuativo pubblicato di recente sulla Gazzetta Ufficiale, il Governo mette a disposizioni degli esercenti di ristoranti, pasticcerie e gelaterie italiane un bonus che può arrivare a 30.000 euro.
Bonus straordinario di 30 mila euro: chi riuscirà ad averlo
Il cosiddetto Bonus Ristoranti prende forma in un credito d’imposta che restituisca agli esercenti il 70% della spesa effettuata per l’acquisto di macchinari e beni strumentali nuovi per l’attività. Il bonus può avere un importo massimo di, appunto, 30.000 euro.
Il bonus è chiaramente pensato per permettere ai ristoranti, alle pasticcerie e alle gelaterie di rifornirsi di strumenti e macchinari di qualità maggiore, e minor consumo energetico. In questo modo anche coloro che hanno problemi con le bollette potrebbero mantenere l’attività aperta e avere nuove macchine da utilizzare in futuro. Il decreto attuativo è stato pubblicato in data 30 agosto 2022 dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, e prevede un fondo stanziato di 56 milioni di euro. Per esserva validi ad ottenere il bonus, le spese devono essere effettuate esclusivamente per macchinari o attrezzi nuovi di fabbrica. Sono quindi esclusi acquisti di macchinari di seconda mano.
Il contributo spetterà alle imprese che:
- sono nel libero esercizio dei propri diritti, non sono in via di liquidazione volontaria e non sono sottoposte a procedura concorsuale o altra situazione equivalente;
- non sono considerate in difficoltà;
- sono iscritte presso INPS o INAIL e hanno il DURC regolare;
- sono in regola con gli adempimenti fiscali;
- hanno restituito le somme eventualmente dovute in caso di provvedimenti di revoca delle agevolazioni;
- non hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti individuati come illegali o incompatibili dalla Commissione Europea.