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Previsioni economiche da incubo, è accaduto qualcosa che non accadeva da 37 anni

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Riccardo Magliano

Non avveniva dal 1985, non con numeri così alti. Siamo oggi al picco massimo di inflazione da 37 anni a questa parte. Numeri che non si erano visti da tantissimo tempo e che, sinceramente, non ci erano mancati per niente.

L’inflazione stava salendo enormemente negli ultimi mesi, ma non molti si aspettavano che saremmo arrivati a questo punto. Oggi le stime rivelano che il tasso di inflazione è arrivato a quota 8,4%, un livello altissimo, che in Italia non si vedeva dal 1985.

Foto ANSA Firma: Andy Rain

I dati ISTAT rivelano una realtà terrificante per molti. Dopo il già altissimo tasso del 7,9% raggiunto nelle scorse settimane, oggi l’inflazione ha raggiunto il livello di 8,4%, portando con se una quantità infinita di problemi che stiamo tutti sperimentando in questi mesi. L’inflazione ha una ricaduta immediata sulle famiglie, aumentando di molto il costo dei prodotti di consumo essenziali per la vita di tutti i giorni. Il peggio è che si includono tutti i beni di consumo, dai prodotti alimentari a quelli per la casa, visto che la causa dell’inflazione alta, il costo dell’energia, si ripercuote su tutti i settori produttivi.

Il carrello della spesa è aumentato del 10% per le famiglie, molte rischiano di non avere più soldi per fare la spesa, visto quanto poco e male gli stipendi dei lavoratori riescano ad adeguarsi alle variazioni così estreme del caro-vita. D’altra parte anche le imprese non passano bei momenti. L’aumento del costo delle bollette sta portando molte imprese, sopratutto ristoranti e piccole fabbriche, a chiudere i battenti e mettere i lavoratori in cassa integrazione, dove possibile. Attualmente la cassa integrazione straordinaia sta avendo un utilizzo del 45%.

Foto ANSA Firma: Adi Weda

I pensionati, nonostante abbiano un potere d’acquisto inferiore a prima dell’aumento dell’inflazione, sono i più tutelati. Questo perché esiste il meccanismo della rivalutazione, che adegua l’importo delle pensioni allo stato attuale dell’inflazione. A rischiare maggiormente sono i lavoratori dipendenti, che non hanno un altrettanto efficace modo per equilibrare i propri stipendi ai rialzi dell’inflazione. L’unica cosa su cui possono contare sono gli aiuti statali e la possibilità di aumenti da parte dei datori di lavoro. Questi ultimi, tuttavia, sono in grossa difficoltà a mandare avanti un’azienda a causa dei problemi produttivi sopra descritti.

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