Lockdown in vista con l’aumento del prezzo del gas e dell’energia? Ecco che cosa sta per succedere e soprattutto ecco che cosa può fare il governo per evitarlo. Nel mentre, le famiglie sono sempre più in difficoltà.
Con i vari e impetuosi aumenti dell’energia, delle bollette, del gas e il possibile taglio delle forniture dalla Russia si rischia grosso: non solo per quanto riguarda le già martoriate tasche dei cittadini, ma tra i pericoli vi è anche un lockdown. Ovvero? Che cosa può accadere? Andiamo a scoprirlo insieme.
Puntuale, come sempre, per i cittadini, arriva la bolletta del gas. Ma a differenza di altri periodi, in cui comunque era alta, in questi ultimi periodi, compreso l’ultimo, questa bolletta del gas è davvero alta. Un salasso.
I prezzi sono sempre più in crescita e le ultime news di natura internazionale non sembrano presentarci scenari ottimistici: al contrario tutti parlano di nuovi aumenti da ottobre. L’emergenza gas è ormai troppo grande e globale per non essere trattata a dovere. Ma a che cosa può portare? Cosa c’entra il lockdown?
Energia, gas, e lockdown: i nuovi rischi imminenti
In prospettiva abbiamo l’arrivo di un inverno al freddo o con limitazioni, come un lockdown, pur dovendo corrispondere alle compagnie una bolletta esosa. Gli italiani si ritrovano in crisi, spauriti di fronte ai rincari e si augurano un intervento del governo al più presto.
Con i vari aumenti del gas e il probabile taglio delle forniture dalla Russia si teme un lockdown. I nuovi rincari, aggiunti al rischio che la Russia chiuda del tutto i rifornimenti, ci fanno pensare ad un autunno di crisi.
A rischio non solo le famiglie ma anche le imprese. Secondo alcuni report si parla di circa 120 mila imprese a rischio chiusura e 370 mila posti di lavoro in bilico.
Crisi energetica, lavoro a rischio: e ombra lockdown
Anche da Confindustria è arrivato l’input di decisioni imminenti, magari senza aspettare il nuovo governo, poiché si rischierebbe di giungere ad una qualche soluzione tardiva.
Una delle piste porta al razionamento del gas e dei consumi. Ma dopo le aziende toccherebbe a case, scuole e negozi, fino ad un vero e proprio “lockdown energetico”. Cosa può fare il governo?
Tra le idee vi è quella della proroga della cassa integrazione “scontata” per i settori industriali a rischio, più aiuti alle famiglie e il potenziamento dei crediti d’imposta. Il bonus sociale potrebbe essere poi allungato a nuovi nuclei e si ipotizza anche di ricorrere all’azzeramento temporaneo dell’Iva sul gas.
Resta anche lo spauracchio della chiusura anticipata dei negozi. O quello dei due gradi in meno nelle abitazioni e lo spegnimento in anticipo dei monumenti.