Corrente staccata per due ore al giorno: arrivano le prime mosse contro il caro energia

Ecco quali sono le prime mosse per contrastare il caro energia in arrivo. Razionamenti e corrente staccata per due ore al giorno

La crisi energetica entrerà nel vivo solo a partire da ottobre, quando con l’arrivo dell’inverno le temperature inizieranno a scendere drasticamente e i consumi di energia e, soprattutto, di gas, saranno notevolmente aumentati. Si prospetta, dunque, un periodo particolarmente difficile che metterà in grave difficoltà i cittadini.

(Ansa)

Sono molte le famiglie che, visti gli aumenti dell’energia, si trovano in condizioni di difficoltà. Per non parlare delle aziende: molte di loro hanno visto arrivarsi bollette con cifre triplicate o quadruplicate rispetto all’anno scorso, tanto da costringere molte attività a chiudere. Dunque, mentre si aspetta decisioni importanti a livello europeo, ecco quali sono le prime mosse per contrastare il caro energia in arrivo. Razionamenti e corrente saccata per due ore al giorno

Ecco le prime mosse per contrastare il caro energia: in arrivo razionamenti e corrente staccata per due ore al giorno

La notizia del blocco per alcuni giorni del Nord Stream 1 ha scatenato il panico in molti Paesi europei, soprattutto quelli fortemente dipendenti dal gas russo, come Germania e Italia. Secondo la nota di Gazprom. Dal 1° settembre 2022 ci sarebbe stata una sospensione di gas a causa del mancato rispetto di alcune clausole presenti nei vari contratti.

Una situazione di alta tensione che molti cittadini, forse, non hanno compreso. Ma a rendere più chiara l’idea di quello che ci aspetta è Elisabeth Borne, primo ministro francese. La premier ha infatti riferito che ci saranno presto le prime mosse per contrastare il caro energia. Sono previsti infatti razionamenti durante l’inverno, oltre alla possibilità di staccare la corrente per due ore al giorno.

(ANSA/JULIEN WARNAND)

Con l’annuncio della premier francese, dunque, si prospetta la riduzione di corrente a rotazione per un massimo di due ore al giorno. Le mosse di contrasto al caro energia, però, non sono tutte correlate alle mancate forniture del gas russo. Quest’anno, infatti, la Francia ha avuto gravi problemi con le sue centrali nucleari. Circa la metà dei reattori, infatti, è stata chiusa per manutenzione, con conseguenze molto gravi in termini di approvvigionamento energetico.

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