Con l’arrivo dell’autunno si assisterà ad una vera e propria crisi caratterizzata dalla beffa delle bollette triplicate.
Il caro bollette è oramai una costante che sta pesando sulle famiglie italiane da diversi mesi. Il prossimo autunno, peraltro, la situazione non sarebbe destinata a migliorare ma anzi si assisterà alla beffa delle bollette triplicate.
Si sta avvicinando la fine dell’estate e, chiaramente, ritorna a tener banco la questione relativa al caro energia. In particolare, gli utenti del servizio di teleriscaldamento stanno vedendo triplicare le loro bollette generando una comprensibile ondata di polemiche. In particolare, il predetto sistema di immagazzinamento energetico era stato incentivato promettendo risparmi e una maggiore sostenibilità. Le polemiche, inoltre, riguardano il fatto che essendo le tariffe del servizio stabilite dagli esercenti singolarmente, questi finiscono letteralmente per avere il monopolio del settore imponendo costi elevati. In particolare, la questione risulta essere particolarmente sentita in Lombardia e in Piemonte che sono le Regioni in cui è presenta la percentuale più elevata quanto a diffusione di teleriscaldamento. Il fenomeno in esame finisce per rappresentare una vera e propria beffa per tutti coloro dal momento che i consumatori erano stati attirati con la promessa di ottenere un risparmio energetico molto consistente oltre che una migliore efficienza.
Nel dettaglio, rispetto al 2021 le tariffe in alcune città come ad esempio Torino sono passate dallo 0,072 euro a kilowattora allo 0,189 euro. Si tratta dunque di 2,6 volte in più che e quel che è peggio non è detto che l’aumento vada a bloccarsi. A tal proposito, peraltro, è voluto intervenire anche Danilo Scaramella di Legambiente che ha sottolineato la necessità che presto vengano introdotte regole regole a carattere nazionale. Per Scaramella, difatti, non è accettabile pagare l’energia prodotta con fonti rinnovabili come se ciò avvenisse con l’elettrico o con il gas. L’obiettivo oltre che quello di tutelare i consumatori permettendo loro di risparmiare e salvare le loro tasche, chiaramente è anche quello di evitare che si produca una sorta di disincentivo al ricorso al teleriscaldamento andando quindi in contrasto con gli obiettivi annunciati a livello nazionale in merito all’ambiente. Ciò detto è auspicabile un tempestivo intervento da parte di chi di dovere al fine di salvaguardare le tasche dei cittadini.
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