Per gli italiani il peggio sembra non essere passato dal momento che per molti per molti è l’unica possibilità per andare avanti è rappresentata dall’indebitarsi per pagare le bollette che oramai sono non passate da 400 a 1.300 euro.
Lo scoppio del conflitto in Ucraina ha generato una crisi energetica di immani proporzioni che ha condotto inevitabilmente all’aumento dei prezzi relativi alle materie energetiche. A farne le spese di questa situazione oltre alle famiglie ci sono le imprese che di fatto per riuscire a continuare a restare aperti sono costrette in molti casi ad indebitarsi.
Molti esercenti infatti stanno lamentando una situazione al limite della sostenibilità tra questi il titolare di un bar, Michele Paparella, ha preso la decisione di esporre all’interno del proprio negozio le bollette di luce e gas. Secondo Paparella in particolare l’aumento spropositato del costo delle stesse comporta inevitabilmente un rialzo dei prezzi ai danni dei clienti. Questa pratica, ovviamente, è sbagliata e per questo l’esercente ha espresso la necessità che lo Stato intervenga nel più breve tempo possibile. Molti titolari di attività al pubblico di fatti hanno fatto sapere di sentirsi letteralmente soli, abbandonati dallo Stato. Il malcontento in particolare nasce dall’aumento spropositato del costo delle bollette passato da 400 a 1.300 €.
Per la gran parte degli esercenti scaricare l’aumento dei prezzi sui clienti è sbagliato ma al momento rappresenta l’unica soluzione possibile alla chiusura. Sarebbe compito del governo piuttosto dover intervenire in maniera più che mai incisiva per venire incontro alle esigenze degli esercenti. In caso contrario il risultato sarà un paese sempre più povero in cui aumenteranno, dunque, fenomeni come la delinquenza e la disoccupazione. A conferma di ciò, molte associazioni anno sottolineato il rialzo delle bollette che molti casi sono letteralmente triplicati rispetto al 2021. Da qui la proposta rivolta agli esercenti di esporre in vetrina le bollette dell’energia come anche del gas. Il vicepresidente di Fipe, Aldo Cursano, a tal proposito ha spiegato che l’intento è quello di agire in totale trasparenza nei confronti dei clienti. in ogni caso resta comunque il fatto che spetta solo e soltanto al governo intervenire salvaguardando le tasche degli italiani.
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