Di fronte ad un costante aumento delle bollette del gas e della luce, la Basilicata sembra aver trovato una soluzione. Nella regione le bollette hanno costo dimezzato e ci si chiede se non sia possibile utilizzare lo stesso metodo in altre regioni.
I residenti in Basilicata sembrano non soffrire del caro bollette, o meglio, sembrano soffrirne solo a metà. Qual’è il segreto della regione per dimezzare il prezzo delle forniture? Sarebbe possibile replicarlo anche nel resto del territorio nazionale?
Per la prima domanda, la risposta sta nelle scelte della giunta regionale e negli accordi con alcune attività di estrazione locale. La Regione Basilicata ha stretto degli accordi con alcune imprese di estrazione petrolifera del proprio territorio. Queste ultime godono di una certa sicurezza sul territorio lucano, visto che la Basilicata è ricca di giacimenti di gas naturale, che stanno venendo sfruttati.
L’accordo stretto dalla Regione Basilicata prevede che alle aziende coinvolte sia concessa la proroga delle concessioni in cambio dell’azzeramento del costo delle forniture per le utenze domestiche e per le pubbliche amministrazioni regionali. In questo modo il costo dell’energia in se viene azzerato e le famiglie lucane, così come gli enti locali, pagano soltanto le altre spese: quelle del trasporto, degli oneri, ecc. Così la bolletta finisce per dimezzarsi. Le società coinvolete nell’accordo sono quelle dalla Val d’Agri, la vasta zona ricca di risorse che attraversa le province di Potenza e Matera. Per queste società viene introdotta una novità sul sistema che regola le compensazioni ambientali che le stesse società pagano alla regione.
Secondo l’accordo, il beneficio non viene destinato per obiettivi come in precedenza, ma cadrà direttamente sulle utenze che riceveranno il gas gratuitamente. Si tratta di un beneficio di circa 160 milioni di metri cubi di gas all’anno. A rimanere esclusi dalla possibilità di pagare una bolletta dimezzata sono tutti i cittadini che non utilizzano il gas come fonte energetica per il riscaldamento. Quindi tutti coloro che utilizzano stufe a pellet o camini, per cui ci saranno degli incentivi appositi. L’iniziativa della Regione Basilicata è replicabile? Si, in tutte le regioni in cui ci sono delle società di estrazione di gas con cui si possono concludere i medesimi accordi. I pozzi di gas naturale in Italia non mancano, ce ne sono a largo della costa in Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo e Molise, ma anche nei territori di Puglia, Toscana, Calabria e nel Canale di Sicilia.
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