Il gas subisce una nuova impennata di prezzo sul mercato. Questo bene prezioso non è mai stato tanto costoso nella storia e attira gli squali della finanza, pronti a scommettere sulle tragedie.
Impennata record del prezzo del gas sui mercati. Il titolo futures, negli scambi di Amsterdam, punto di riferimento europeo per il prezzo del gas, schizza a 321 euro per megawattora con un rialzo del 9,5%. Si tratta di un aumento e un prezzo record per il gas in tutta la storia.
Secondo le parole di Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, il costo dell’energia è dieci volte superiore rispetto all’anno scorso e si ripercuote su tutti gli ambiti economici in cui, volente o nolente, occorre l’energia elettrica. Di fronte a questi aumenti mostruosi i 40 miliardi di euro stanziati dal Governo per gli aiuti a famiglie ed imprese sembrano poca cosa. Anche il presidente di Arera, Stefano Bessenghini, è preoccupato rispetto a quanto effettivamente efficaci potrebbero essere le misure prese con il decreto aiuti bis di fronte alle nuove tariffe energetiche che andranno fatte per il 2023.
Le spese in aumento per la corrente elettrica sono causate principalmente da 2 fattori estremamente importanti. Il primo e più intuibile sono le contromosse di Mosca alle sanzioni economiche dell’Unione Europea e degli Stati Uniti nei suoi confronti. Per controbilanciare le sanzioni, il Cremlino ha disposto una serie di mosse per rendere la vita più difficile ai paesi ostili. Gli aumenti del prezzo del gas, i blocchi delle esportazioni per problemi di manutenzione e altre mosse economiche hanno fatto sì che il prezzo del gas importanto proprio dalla Federazione Russa salisse a dismisura.
Dall’altra parte c’è il problema della speculazione. Se il prezzo del gas è effettivamente salito a causa delle mosse del Cremlino, è anche vero che c’è chi sta guadagnando dall’aumento dei prezzi, giocando con strumenti finanziari in particolare sui titoli Ttf olandesi. Questi sono i titoli delle distribuzioni di gas naturale in tutte l’Europa, visto che la maggioranza dei paesi dell’Unione compra il gas proveniente dalla Russia tramite l’Olanda, dove termina il gasdotto necessario per le importazioni. Il problema è che i titoli finanziari di questo mercato sono estremamente suscettibili alla speculazione e questo non fa altro che aumentare ancora di più la percentuale di aumento di prezzo sulle bollette. Di fronte a tutto questo, gli aiuti dello Stato potrebbero non essere sufficienti e si dovrà trovare altre forme di aiuto per riequilibrare la situazione. L’alternativa è aspettare che le imprese italiane comincino a chiudere per gli stenti.
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