Rimborsi modello 730: ecco le date da tenere d’occhio
Quando arriva il rimborso della dichiarazione redditi con il modello 730? A partire dal mese di maggio i contribuenti hanno iniziato a presentare la loro dichiarazione per i redditi percepiti nell’anno d’imposta 2021. Va detto che il rimborso del modello 730 non avviene in maniera obbligatoria per tutti. Il conguaglio viene dato a chi risulta essere a credito nei confronti del Fisco. Viceversa ci saranno delle trattenute in busta paga oppure sul cedolino pensione. Vediamo nel dettaglio quali sono le date previste per il rimborso della dichiarazione redditi.
Rimborso 730/2022: le date
In linea generale, il rimborso del modello 730 arriva con la retribuzione del mese successivo a quello in cui il sostituto d’imposta ha ricevuto il prospetto di liquidazione, termine che per i pensionati passa al secondo mese successivo. A luglio sono quindi partiti i primi rimborsi IRPEF per i lavoratori dipendenti che hanno inviato il modello 730/2022 entro il mese di maggio. Si proseguirà secondo un calendario serrato per gli invii successivi.
Sono sei gli spazi temporali in cui è possibile vedersi accreditato il credito risultante dal modello 730. Nel dettaglio, il prospetto di liquidazione che consente di gestire le operazioni conseguenti alla presentazione della dichiarazione dei redditi è messo a disposizione del sostituto d’imposta entro le seguenti date:
- 15 giugno per le dichiarazioni presentate entro il 31 maggio;
- 29 giugno per quelle presentate dal 1° al 20 giugno;
- 23 luglio per quelle presentate dal 21 giugno al 15 luglio;
- 15 settembre per quelle presentate dal 16 luglio al 31 agosto;
- 30 settembre per quelle presentate dal 1° al 30 settembre.
Il termine ultimo di presentazione della dichiarazione dei redditi resta dunque il 30 settembre.
Quando può ritardare rimborso modello 730?
Sui tempi di pagamento del rimborso incidono anche alcuni casi particolari. Può capitare che nella dichiarazioni ci sono degli elementi incongruenti che fanno scattare controlli più dettagliati da parte dell’Agenzia delle Entrate. Discorso abbastanza simile riguarda chi invece ha accumulato un conguaglio con importi superiori a 4.000 euro. Anche in quel caso l’Agenzia delle Entrate provvede a verificare dettagliatamente tutto.
La tempistica resta la nota dolente. I controlli potranno essere effettuati entro quattro mesi dalla scadenza per l’invio del modello 730/2022, ossia entro il mese di gennaio 2023.
Ancora più lunghi i tempi per il pagamento del rimborso IRPEF spettante a seguito dei controlli: l’Agenzia delle Entrate avrà a disposizione fino a sei mesi di tempo rispetto alla scadenza del 30 settembre 2022 ovvero dalla data di trasmissione, se successiva.
In sostanza, si potrà arrivare ad ultimo a marzo 2023, termine massimo entro il quale dovrà essere riconosciuto il rimborso spettante.