Una grossa scopera annunciata da Eni potrebbe migliorare la precaria posizione italiana con il gas. Da Cirpo arrivano buone notizie per quanto riguarda il grande schema della guerra del gas con la Russia.
L’annuncio di Eni della scoperta del nuovo pozzo di gas naturale Cronos-1 a Cipro riaccende le speranze dell’Italia per lo stoccaggio di gas in vista dell’inverno. Eni Cyprus è attiva nella scoperta per una quota del 50% in collaborazione con la francese TotalEnergies per il restante 50%. Sono in corso gli studi ingegneristici del caso per l’organizzazione dello sfruttamento del pozzo.
Gas, Italia e Germania nei guai seri: la speranza viene da Cipro
Le stime preliminari indicano un giacimento di 2,5 TCF (trilioni di piedi cubi) di gas naturale all’interno del pozzo. Questa sarebbe un’ottima notizia per l’Italia, in un momento in cui il gas naturale è una delle risorse più importanti per evitare di stare al gioco della Russia, che intanto ha aumentato il prezzo delle sue esportazioni verso l’Europa di un ulteriore 60%.
La scopera del pozzo di gas naturale Cronos-1 di Cipro è il quarto scoperto dalle perforazioni di Eni nella zona dopo la scoperta del pozzo Calypso-1 nel 2018. Nel caso di Cronos-1, però, il pozzo appare abbastanza grande da dare speranza all’Europa intera di non soffrire troppo una possibile diminuzione delle importazioni dalla Russia per l’inverno. Ricordiamo, infatti, che attualmente l’Unione Europea ha proposto un piano di risparmio energetico comunitario su base volontaria del 15%. Secondo gli economisti del MES, questo sarebbe il modo migliore per evitare che l’impatto di un potenziale stop delle forniture russe sia maggiore di quanto possiamo permetterci di sopportare.
Attualmente l’impatto per l’Europa in caso di interruzione delle forniture da Mosca porterebbe a una diminuzione media del PIL dell’eurozona del 1,7%. Nei casi più delicati come quello dell’Italia e della Germania, l’impatto sarebbe del 2,5% del PIL. Il piano di risparmio energetico proposto da Bruxelles ridurrebbe la perdita, secondo i calcoli, all’1% come media europea. L’obiettivo per il momento è riuscire a stoccare abbastanza gas per superare l’inverno. Il Governo ha raggiunto la quota prevista dell’80% di gas stoccato entro l’autunno, e durante i prossimi mesi si continuerà fino a raggiungere la quota prevista del 90% entro la fine della stagione autunnale. Alla situazione attuale l’obiettivo sembra tutt’altro che impossibili da raggiungere.