Mario Draghi lascia la poltrona di Primo Ministro con l’Italia di nuovo nei problemi con il debito pubblico. Secondo i dati, il debito pubblico italiano è di nuovo salito di oltre gli 11 miliardi di euro. Questo fa scattare gli allarmi e proietta delle ombre sull’operato del premier.
I dati di giugno non lasciano spagno a dubbi: il debito pubblico italiano è di nuovo aumentato. Le misure messe in campo dal Governo Draghi in questi ultimi mesi e il rallentamento della crescita economica hanno sicuramente influito su questo fatto, ma quanto in effetti? Il debito pubblico è un problema storico dell’Italia, che ci portiamo dietro da anni. Per capire se effettivamente il Governo Draghi sia responsabile di questo aumento e fino a che punto, dobbiano osservare il dato in prospettiva.
Debito pubblico, il cattivo regalo di Draghi all’Italia
Il debito pubblico italiano ha segnato un nuovo record storico. Attualmente la quota raggiunta è di 2.766,4 miliardi di euro, alla data di giugno risulta quindi aumentato di circa 11 miliardi di euro. Mettendo in prospettiva la cifra, consideriamo che nella prima metà dell’anno il debito pubblico è salito di 88 miliardi di euro, circa il 3,3%. Posto questo dato occorre gettare un’occhio anche sull’andamento del PIL.
La crescita del PIL acquisita nel primo semestre del 2022 è stata del 3,4%. In assenza di variazioni trimestrali, al 31 dicembre prossimo questo sarebbe il tasso di crescita dell’economia italiana per tutto l’anno 2022. Altro dato da prendere in considerazione è quello dell’inflazione, che il dato FOI dell’ISTAT stabilisce, alla data del 30 giungo 2022, come in crescita del 5,4% (adesso sarebbe al 7,9%). Considerando altre variabili in gioco, la crescita del PIL italiano starebbe crescendo ad un ritmo di poco meno del 7% per quest’anno. Tirando le somme, possiamo vedere che la crescita del debito pubblico in Italia nel 2022 è inferiore e non di poco della crescita del PIL nominale.
Ciò ci rassicura sul fatto che il rapporto debito/PIl sia destinato a scendere nei prossimi tempi. Inoltre c’è da considerare come degli 88 miliardi di euro di debito pubblico ottenuto nel primo semestre 2022, 38,7 miliardi siano stati disponibili grazie alla maggiore liquidità del Tesoro. Questo significa che, come spesso accade nella prima parte dell’anno, il Governo ha raccolto sul mercato più capitali di quanto gli servisse finanziare il deficit delle Amministrazioni Pubbliche.