L’Ue risponde al problema delle pensioni con la Pensione europea (Pepp): a chi spetta e in quali importi
L’Ue ha messo a punto i cosiddetti Pepp (Pan european pension product), il nuovo sistema di pensione europea. Parliamo di Piani pensionistici europei che in Italia affiancheranno gli attuali fondi di pensione alcuni con aliquota di reversibilità a scelta, fondi negoziali e piani individuali, che possono essere differenzi per uomo e donna e senza obbligo di versamento del tfr.
Anche le commissioni sono molto basse, intorno all’1%. Da tempo si discute sulla novità e il funzionamento della pensione europea in un momento in cui sta per esaurirsi il sistema retributivo delle pensioni, che era vantaggioso e basato sulla media degli ultimi anni di lavoro, ma solo per chi aveva maturato almeno 18 anni di contributi entro il 1995. Ha infatti preso ormai il sopravvento il sistema contributivo puro.
Pensione europea, tutte le caratteristiche
Questo, secondo le stime, si tradurrà in pensioni povere per i giovani di oggi. Per questo motivo è stata definita la nuova pensione europea. Ma andiamo a vedere a chi è destinata e quali sono gli importi. Questa nuova pensione è destinata a tutti coloro che, tra giovani e lavoratori autonomi con un futuro incerto, vogliano avere la garanzia di una maggiore copertura previdenziale.
Inoltre, in caso di spostamento all’estero, la nuova pensione europea rappresenta un fondo che garantisce portabilità al lavoratore. I Pepp possono essere offerti da una serie di istituzioni finanziarie, tra cui banche, istituti di credito o imprese di assicurazione. Ma anche istituti di previdenza professionale autorizzati a fornire pure prodotti pensionistici personali, società di investimento o di gestione.
La Pepp non prevede il versamento del contributo aggiuntivo a carico del datore di lavoro, come accade per i fondi negoziali e gli aperti ad adesione collettiva. L’importo garantito come pensione finale non è fisso e uguale per tutti ma dipende da versamenti nel fondo nel tempo e relativi tassi.