I prezzi degli affitti sono alle stelle: per una stanza singola fuori sede il prezzo è aumentato dell’11%. Non è il periodo perfetto per gli affittuari.
L’aumento è stato registrato in tutta la nazione, comparando i prezzi a quello del 2021. Migliori le offerte per chi invece è disposto a dividere l’appartamento dato che si spende il 9% in meno.
Tuttavia sembra che al momento il mercato immobiliare sia impazzito: gli aumenti non sono consistenti da città a città. In alcuni casi i prezzi sono equivalenti anche in città totalmente diverse, con servizi e offerte differenti.
La più cara è risultata la grande metropoli di Milano, dove una stanza singola ha un costo medio di 620 euro, un aumento strabiliante del 20,1% rispetto allo scorso anno. Scende considerevolmente il prezzo se si affitta un posto letto in una doppia, circa 321 euro al mese.
Affitti per universitari fuori sede: in quale città conviene trasferirsi?
Prezzi più contenuti invece a Pescara, dove il prezzo più basso per una singola è di 219 euro. Un divario enorme con Milano, con un prezzo minore del 19,4%.
In altre città universitarie i prezzi continuano a variare anche di molto: a Pavia la media per una singola è di 295 euro (+2,6% rispetto al 2021), i prezzi aumentano a Torino con 361 euro (+2,2%) e a Bologna, con la media di 447 euro per la singola (+16,7%).
Più convenienti gli affitti a Napoli, che rispetto al 2021 sono aumentati soltanto dell’1,3%; una singola costa intorno ai 337 euro mentre il posto letto è addirittura sceso a 256 euro (-11%).
Un’anomalia è invece la città di Bari, dove la domanda quest’anno è aumentata del 78,2% nello stesso momento in cui l’offerta è diminuita. Meno appartamenti dovrebbero farne aumentare il costo, ma ciò non è successo. Ad oggi una singola costa 275 euro, un aumento di solo 4,3%.
Nonostante gli aumenti di prezzo, questi dati segnalano un lento ma progressivo ritorno alla normalità, dato che si sta ritornando alla quotidianità pre-pandemia.