In vista delle elezioni del 25 settembre, si comincia a riflettere sui problemi che il nuovo governo si troverà a dover affrontare. Il primo è quello dell’energia, con la Russia sempre più intenzionata a chiudere i rubinetti del gas.
La guerra del gas tra la Russia e l’Unione Europea continua senza esclusione di colpi. Con le ultime dichiarazioni di Gazprom, pronta ad alzare nuovamente il prezzo del gas di esportazione, e che minaccia di chiudere il gasdotto principale che porta il gas naturale in Europa, non ci sarebbe da stupirsi se le forniture dalla Russia dovessero rarefarsi.
In questo caso il problema dell’energia elettrica sarebbe enorme, così come sarebbe necessaria la razionalizzazione delle risorse.
Luci spente e ascensori vietati: il prossimo Governo avrà un problema enorme
Già con il piano dell’Unione Europea per il risparmio energetico, il Governo sta stabilendo quali siano i sacrifici da fare per raggiungere quella soglia del 7% di riduzione del consumo energetico richiesto da Bruxelles. La situazione potrebbe ulteriormente peggiorare. Il Governo italiano sta attualmente preparandosi per un piano di emergenza nel caso la Russia dovesse interrompere del tutto le forniture di gas.
Visto che questa eventualità non sembra imminente, è plausibile che sarà il prossimo Governo a doversi far carico di una possibile situazione di emergenza per quanto riguarda le risorse energetiche. Nel caso in cui ci sia da risparmiare risorse in una situazione d’emergenza, sarebbe necessario richiedere una diminuzione dei consumi anche alle famiglie. Se per il risparmio energetico attuale del 7% basta spegnere le luci ai monumenti qualche ora prima o abbassare la temperatura degli uffici pubblici, nel caso si debba risparmiare maggiormente occorrerà richiedere la cooperazione delle famiglie.
Secondo un ricerca di ENEA, il rischio è di dover imporre all’intero paese un risparmio energetico di alto piano, che richiederebbe ancora più sacrifici. Questo comporterebbe l’introduzione dei un obbligo per tutti gli edifici di non aumentare la propria temperatura oltre i 19°C durante l’inverno, così come per gli enti locali di spegnere le luci non indispenzabili nelle ore serali. Questo significa che ogni comune dovrebbe spegnere circa il 40% dei lampioni nelle strade. Il compimento di tutti questi passi permetterebbe una importante riduzione del consumo energetico nazionale e sarebbero i primi passi del nuovo Governo in caso di necessità.