Continua la difficile e complicata situazione per quanto riguarda le bollette insostenibili. Ora alcuni supermercati decidono di cambiare sede
Nonostante molti degli analisti ed osservatori avevano previsto che il momento più difficile per quanto riguarda la crisi di energia sarebbe arrivato in autunno, questo sembra essere arrivato con largo anticipo. Sono moltissime le famiglie e, in particolare, le attività commerciali che iniziano a subire le conseguenze del rincaro dell’energia.
Fa notizia la decisone di alcuni supermercati di cambiare sede per risparmiare qualcosa sulle bollette, diventate ormai insostenibili. Potrebbe infatti essere l’inizio di una lunga scia di decisioni simili, tutte volte a cerca un maggiore risparmio in una situazione che sta diventando troppo pesante per moltissimi esercenti. Ecco che cosa succede.
Deve essere stato un vero colpo pe un titolare di un supermercato vedersi arrivare una bolletta con cifre astronomiche. Il costo dell’energia, a seguito degli importanti rincari dovuti alla crisi globale, è arrivato alle stelle e i primi a soffrirne, a quanto pare, sono proprio gli esercenti.
A fare notizia questa volta è la decisione di un imprenditore, proprietario di un supermercato che, a seguito dell’arrivo di bollette insostenibili, avrebbe deciso di trasferire la sede dell’attività commerciale. Si tratta del supermercato Vivo Green che, a settembre, sposterà una sua sede da vico San Procolo in via Petroni.
Ma non si tratta solo di un caso isolato. Sono infatti numerosissime le attività che, a fronte dell’incredibile rincaro dei prezzi dell’energia, stanno decidendo il da farsi. Un esercizio commerciale, come ad esempio una pizzeria nel centro di una grande città, veder aumentare a più del doppio i costi deli propri consumi energetici, soprattutto per quanto riguarda il prezzo del gas. Ci sono infatti notizie di bollette passate da 500€ nel mese di febbraio dell’anno scorso a 1000€ di quest’anno.
Secondo Confesercenti Terni, i costi dell’energia per quanto riguarda le attività commerciali hanno visto una crescita compresa tra il 30% e il 50%. Durante l’estate i prezzi sono stati tutti sommati abbordabili e non sono stati registrati particolari problemi. Tuttavia, in autunno la situazione potrebbe diventare davvero ingestibile, con un serio rischio per la vita di numerose attività economiche.
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