L’Agenzia delle Entrate può decidere di chiudere la Partite Iva in un determinato caso. Si tratta di una questione che riguarda tantissime persone per cui in questo articolo vi sveliamo tutto quello che c’è da sapere al riguardo.
La partita iva non è altro che un codice identificativo che viene assegnato dall’Agenzia delle Entrate alle società come anche alle persone fisiche per poter lavorare e, di conseguenza, pagare le tasse.
Aprire la partita iva è una pratica piuttosto semplice e veloce dal momento che ad oggi è possibile farlo anche online, comodamente da casa. Ciò detto per quanto concerne la chiusura e, di conseguenza, la data a partire dalla quale comincia a scattare la scadenza, bisogna essere a conoscenza di alcune informazioni. A tal proposito, va detto che la normativa contempla la chiusura d’ufficio dopo 3 anni che non si utilizza, ma non avviene mai senza comunicarlo al titolare. Qualsiasi sia l’attività autonoma da quest’ultimo, infatti, qualora questa non venga svolta per un periodo di 3 anni, l’Agenzia delle Entrate procederà in maniera automatica alla sua individuazione disponendone la chiusura. Questo processo, ovviamente, prevede anche la comunicazione dell’imminente chiusura ai possessori delle partite Iva in questione. In questo modo, si offre loro la possibilità di muoversi per impedire che venga attuata la cessazione.
Bisogna precisare che l’iter disposto dalle Entrate, non prevede il pagamento di sanzioni o costi di qualsiasi tipo in capo al titolare della partita iva chiusa d’ufficio. Va da se che neppure coloro che omettono la comunicazione all’Agenzia per quanto concerne la cessazione della loro attività non sono obbligati al pagamento di sanzioni. In ogni caso, se siete titolari di una partita iva e non svolgete da tempo la vostra attività e dunque non sapete quale sia lo stato attuale della stessa per l’Agenzia delle Entrate, non dovete fare altro che accedere all’omonimo sito. Qui, potrete verificare se il vostro codice identificativo è attualmente attivo, sospeso o nel caso cessato. In quest’ultimo caso, sarà segnalata la data in cui è avvenuta la cessazione come anche tutte le informazioni relative alla propria partita iva, inclusa quella relativa alla data di apertura.
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