In merito al Bonus 200 euro in molti si chiedono quand’è che saranno erogati i nuovi pagamenti. Ecco tutto quello che c’è da sapere al riguardo.
Il Bonus da 200 euro è una misura ideata e d introdotta per aiutare le famiglie a fronteggiare il carovita generato dalla guerra in Ucraina. Gli italiani, infatti, hanno sempre più difficoltà a pagare le utenze alle stelle come anche l’acquisto di beni di prima necessità, di conseguenza, l’ormai dimissionario Governo Draghi ha deciso di intervenire in maniera concreta erogando un’indennità del valore di 200 euro.
Bonus 200 euro, per quanti mesi dura la proroga
Le prime categorie designate tra le beneficiarie del bonus in esame ci sono quella dei percettori del Reddito di Cittadinanza, i disoccupati, i lavoratori autonomi e dipendenti, i collaboratori domestici e, infine, i pensionati. Con il nuovo Decreto Aiuti però si è deciso di ampliare la platea dei beneficiari riconoscendo tra questi anche i lavoratori dipendenti che non presentano accredito nel mese di luglio e i collaboratori sportivi.
Quest’ultimi potranno presentare la domanda per l’ottenimento dell’agevolazione entro il mese di ottobre. Ci sono invece altre categorie che hanno già ricevuto il bonus in questione senza presentare specifica richiesta all’Inps. Tra questi ci sono ad esempio i pensionati che nel mese di luglio si sono visti accreditare al somma sul cedolino. Ciò vale anche nel caso dei percettori del Reddito che difatti non hanno dovuto presentare la richiesta, ricevendo il bonus direttamente sull’assegno di luglio.
Nel caso, invece, dei collaboratori domestici, il versamento dell’importo avverrà a seconda dell’ordine delle domande pervenute all’INPS entro il 30 settembre 2022. I soggetti titolari di Naspi, di disoccupazione agricola 2021 e titolari nel mese di giugno 2022 delle prestazioni si vedranno erogare i 200 euro nel mede di ottobre insieme agli altri lavoratori stagionali, venditori a domicilio e così via. In ogni caso, va detto che nonostante si tratti di un aiuto economico alle famiglie che in molti casi può aiutare a pagare le tante incombenze, secondo le associazioni sindacali si tratta di un intervento che da solo non può bastare a rafforzare il potere d’acquisto delle famiglie italiane che difatti si trovano a dover fare i conti con una situazione davvero insostenibile.