L’inflazione continua a correre veloce e sono pochi i beni che vedono il prezzo abbassarsi: cosa costa di più e di meno
Ci sono ancora brutte notizie che arriva dall’Istat riguardo l’inflazione con un ulteriore crescita dello 0,4% rispetto al mese di luglio. Il dato definitivo per luglio ci parla di un rallentamento dei prezzi dei beni energetici ma ciò non basta a fermare la lunga onda delle tensioni inflazionistiche. Infatti continua ad accelerare la crescita dei prezzi degli alimenti lavorati.
Anche i beni durevoli e non, nonché i servizi relativi al trasporto, continuano ad avere un’impennata dei prezzi. E quindi continuano ad accelerare sempre di più i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, saliti dal +8,1% al +9,2%, ma anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto. Sono invece in calo i prezzi di abitazioni, acqua, elettricità e combustibili.
Alimenti, i rialzi causati dall’inflazione
Sono cresciuti poi anche i prezzi delle bevande analcoliche. Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, spiega che “l’inflazione dissangua sempre più gli italiani perché sale il carrello della spesa, colpendo i consumi obbligati non rinviabili”. Dona continua e dice che l’inflazione al 7,9% significa per una coppia con due figli un aumento del costo della vita di circa 2.625 euro all’anno.
E di questi 769 se ne vanno solamente per i prodotti alimentari e per le bevande e 795 per il carrello della spesa. In media per una famiglia il rialzo annuo è comunque superiore ai 2000 euro al mese, di cui una grande percentuale è occupata dal mangiare e dal bere. La città più cara d’Italia al momento è Bolzano con un’inflazione al 10% e al secondo posto c’è Trento.