Prende il nome di desertificazione bancaria il fenomeno che sta interessando l’Italia in questo periodo. Gli sportelli e le filiali chiudono e 4 milioni di persone non sono più fisicamente capaci di andare in banca.
Negli ultimi anni, in Italia, si è assistiti ad una scomparsa degli sportelli bancari in moltissime località. Nel nostro Paese, infatti, sono più di tremila i comuni in cui non vi sono alcuni istituti di credito. Questo porta ad una situazione in cui milioni di italiani non possono affidarsi ad alcuna banca.
Il fenomeno degli sportelli chiusi ovunque, infatti, continua e non sembra fermarsi, tanto da essere denominato “desertificazione bancaria”.
Ecco, quindi, perché in molti Comuni (e per molti cittadini) non sono provvisti di sportelli bancari e cosa si sta facendo a riguardo. Secondo le analisi condotte dalla Fabi, la Federazione autonoma bancari italiani, in Italia vi è un serio problema di mancanze di sportelli bancari. Solo in Campania, infatti, sono circa 700 mila i cittadini italiani che non hanno accesso alle banche.
Si tratta di un fenomeno innescato dalle stesse banche, le quali stanno procedendo ad una progressiva chiusura degli sportelli. Questi, infatti, sono diminuiti dai 32.881 del 2012 a 21.650 del 2021. Una diminuzione di 11.231 sportelli bancari. Tra le regioni che presentano una maggior percentuale di assenza di sportelli bancari vi è la Calabria (28,8%). A seguire vediamo il Piemonte (13,8%), l’Abruzzo (12,6%) e la Campania (12,5%). Ma è tra le Regioni più piccole che il dato inizia ad essere impressionante. La percentuale di assenza di banche raggiunge infatti il 37% nel Molise e il 33,4% in Valle D’Aosta, mentre sono Emilia-Romagna e Toscana quelle con un tasso di bancarizzazione maggiore.
Dunque, in Italia abbiamo assistito, nel giro di 10 anni, alla chiusura di 11.231 sportelli bancari, mentre le agenzie sono calate da 32.881 del 2012 a 23.480 del 2020, con una contrazione del 34,16%. A diminuire sono le stesse banche: da 706 del 2012, sono diminuite a 474 nel 2020, con una diminuzione del 34,4%. Il fenomeno è dovuto principalmente alla continua aggregazione di gruppi bancari (grandi e piccoli), incentivata dal regolatore e dagli organi di vigilanza. Questa diminuzione di istituti bancari è ovviamente seguita una contrazione del personale: da 315.238 dipendenti nel 2012 si è passati a 275.433 del 2020.
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