Bisogna stare attenti ad adempiere a tutti gli obblighi entro la data stabilita se si vuole evitare la revoca della pensione
Sono in arrivo buone notizie per quanto riguarda le pensioni e infatti l’Inps ha spiegato che anche nel cedolino di settembre saranno presenti delle decurtazioni dell’importo. Si tratta di una notizia che stona con la decisione del governo Draghi di anticipare la rivalutazione delle pensioni da gennaio 2023 a ottobre 2022 ma il taglio riguarderà solo un numero ristretto di persone.
Si tratta di coloro che non hanno ottemperato agli obblighi previsti dalla norma e se questi non si metteranno in regola nel minor tempo previsto rischiano la revoca della pensione. Specifichiamo che sia il taglio che la revoca sono misure che vengono applicate a titolo sanzionatorio per quelle pensioni che sono legate al reddito, come ad esempio l’integrazione al trattamento minimo.
Revoca della pensione, come si comporta l’Inps
Parliamo anche della maggiorazione sociale e di tutte le misure che consentono di aumentare l’importo solo per chi si trova al di sotto di precisi limiti reddituali. Lo stesso vale per le pensioni di reversibilità. Pe capire se tali misure spettino l’Inps chiede ogni anno ai pensionati di fornire i propri redditi e per chi non lo fa scattano delle sanzioni che vanno da una decurtazione del 10% della pensione alla revoca definitiva della prestazione in oggetto.
Ai diretti interessati viene chiesto tempestivamente di comunicare all’Inps i dati reddituali riferiti all’anno prima, in modo che l’Istituto possa verificare se vengono soddisfatti o meno i requisiti per usufruire di tali agevolazioni. Sono appunto previste sanzioni immediate per chi non lo facesse.
Va detto che la decurtazione è solamente una situazione transitoria. Chi non provvederà a comunicare i dati all’Inps entro il 15 settembre 2022 riceveranno la revoca della pensione.