Una nuova spada di Damocle comincia a pendere sulle teste dei datori di lavoro proprio in piena stagione estiva. A causa delle specifiche dei nuovi contratti, dal 13 agosto assumere sarà più difficile e costoso.
Il problema della mancanza di lavoratori nel settore turistico e della ristorazione è già un grosso problema per gli esercenti. Ci sono sempre meno persone disposte a tenere i ritmi indiavolati di un ristorante o di un hotel, a prescindere dalla paga offerta. A questo si aggiunge anche una nuova problematica che rende trovare nuovi lavoratori un vero e proprio incubo.
Entro il 13 di agosto tutti i datori di lavoro dovranno preoccuparsi di dire ai propri dipendenti, sia a quelli che vorrebbero lavorare, sia ai già lavoratori che lo richiedono, una serie si specifiche riguardanti il contratto di lavoro. Si tratta di una molte enorme di informazioni che rendono i contratti di lavoro immensamente più complessi, sia per chi li redige, sia per chi deve leggerli. Fino a oggi la complessità dei contratti veniva evitata rimandando ai contratti collettivi del lavoro, ma dal 13 agosto i rinvii non saranno più permessi.
Ogni contratto dovrà contenere tutte le specifiche che prima erano, per così dire, date per scontate, proprio perchè incluse nei contratti collettivi. La novità è scattata con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto trasparenze, in data 29 luglio 2022, e che diventerà operativo dopo 15 giorni dalla pubblicazione. Il nuovo regolamento risponde ad un’ordinanza europea volta a rendere più tutelati i dipendenti. Si andrebbe in questo modo a mettere una pezza in tutte quelle situazioni in cui la mancanza di chiarezza contrattuale viene sfruttata dai datori di lavoro per privare i lavoratori di alcuni diritti fondamentali. Il problema è che sono adesso i datori di lavoro ad essere in grossa difficoltà, e per estensione gli aspiranti lavoratori, che avranno molte più difficoltà a farsi assumere.
Il peggio è che la norma diventa operativa a pochi giorni da Ferragosto, uno dei periodi più caldi per quanto riguarda le assuzioni di stagionali e lavoratori del settore turistico e della ristorazione. Gli esercenti hanno pochissimo tempo per provvedere a redigere dei nuovi contratti molto complicati da far visionare ai possibili lavoratori. Molte associazioni stanno chiedendo a gran voce un rinvio della norma, per avere più tempo per prepararsi e poterlo fare in un periodo meno complicato. Specie se consideriamo che sono previste gravi multe per chi non si adegua alla nuova norma. Un datore di lavoro che non sia in grado di dare ai suoi lavoratori le informazioni richieste a partire dal 13 agosto rischia una multa che va da 250 a 1.500 euro.
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