Il bonus ristrutturazione è uno dei bonus edilizi più importanti dell’ordinamento. Manca poco tempo prima della chiusura delle porte ed è bene sapere cosa e quando presentare se volete sfruttarlo al meglio.
Con la circolare n° 28/E l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato l’intera lista dei documenti che bisogna consegnare al Caf, ed esibire al Fisco in caso di controlli, se si è usufruito del bonus ristrutturazione. Si tratta di una lista molto lunga che contiene abilitazioni amministrative per eseguire i lavori, ma anche la dichiarazione sostitutiva con la quale il contribuente dice di avere tutti i requisiti per l’incentivo.
Cerchiamo allora di fare il punto su tutta questa documentazione necessaria per poter usufruire del bonus ristrutturazione. Come detto sopra, tra le carte devono essere presenti le abilitazioni amministrative, dalle quali si evince la tipologia dei lavori e la data di inizio degli stessi. Servono poi le fatture o le ricevute fiscali idonee per provare il sostenimento della spesa per gli interventi di ristrutturazione.
Un altro documento necessario è il bonifico bancario o postale (anche online) da cui risulti la causale del versamento. Importanti anche i codici fiscali del beneficiario della detrazione e del soggetto cui viene effettuato il bonifico. C’è da presentare anche altra documentazione sulle spese il cui pagamento possa non essere eseguito con bonifico, come ad esempio oneri di urbanizzazione o ritenute d’acconto operate sui compensi. Bisogna consegnare al Caf anche l’autocertificazione che attesti che l’ammontare delle spese su cui è calcolata la detrazione non superi il limite massimo. La dichiarazione dell’Amministratore di condominio che certifichi la somma e l’adempimento di tutti gli obblighi previsti dalla legge.
In aggiunta alla documentazione per il bonus ristrutturazione sopra elencata, il contribuente deve conservare l’atto di cessione dell’immobile se lo stesso contenga la previsione del mantenimento del diritto alla detrazione in capo al cedente. Una comunicazione preventiva che indichi la data di inizio dei lavori all’Azienda sanitaria locale, e una dichiarazione sostitutiva che attesti che il contribuente non ha usufruito di altri sconti per le stesse spese. Il bonus è stato un buonissimo successo tra i cittadini, cosicché è stato prorogato con la Legge di Bilancio 2022 e adesso è disponibile fino al 31 dicembre 2024.
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