Da ora in poi ci saranno nuove regole per i congedi parentali: come sarà la situazione adesso
Lo Stato italiano ha ricevuto la direttiva Ue per l’equilibrio tra l’attività professionale e la vita familiare dei genitori. Con il decreto legislativo dello scorso 30 giugno sono previste nuove norme che verranno rese effettive dal prossimo 13 agosto. Questo pacchetto di nuove norme ha lo scopo di conciliare lavoro e vita privata, così come la condivisione della responsabilità tra genitori.
Sono stati introdotti due modelli di congedo parentale che si estendono ai genitori fino al dodicesimo anno di età di ogni figlio e non più al compimento del sesto anno. Si punta a espandere ai padri i diritti garantiti alla madri. In questo modo potranno usufruire di un congedo obbligatorio retribuito al 100% nei mesi precedenti al parto o in quelli immediatamente successivi.
Congedi parentali, come funzioneranno ora
Il congedo è esteso anche ai genitori adottivi e a quelli affidatari. Entro il primo anno di età dei figli, i genitori dipendenti hanno diritto a richiedere ognuno un congedo parentale di tre mesi retribuiti al 30%, e uno dei due per ulteriori tre mesi. Anche per i periodi di congedo superiore ai 9 mesi è previsto un indennizzo al 30%, ma a patto che il lavoratore abbia una retribuzione inferiore a 2,5 volte il trattamento pensionistico.
Va detto anche che i genitori soli possono usufruire di un congedo continuativo di 11 mesi, 9 dei quali retribuiti al 30%. Chi lavora in smart working ha comunque il diritto che il datore di lavoro dia priorità alle sue necessità. Le domande vanno fatte ai propri datori di lavoro e poi comunicate all’Inps appena sarà disponibile una procedura online aggiornata. Chi è iscritto alla gestione separata ha diritto a 3 mesi di congedo parentale che però non può essere trasferito all’altro genitore.