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Il costo dei mutui non rallenta. Come possiamo salvarci

Published by
Riccardo Magliano

Continuano ad aumentare i tassi per i mutui. Con l’inflazione alta, l’Europa cerca di mitigare giocando con i tassi di interesse, ma questo penalizza chi sta acquistando casa, che si ritrova con mutui a tassi sempre più alti da pagare.

Sono stati mesi davvero difficili per le famiglie italiane che sono state alle prese con un carovita record e mai visto negli ultimi 35 anni. Il primo segnale di cedimento dell’economia del nostro Paese la si può notare dal fatto che a giugno i consumi sono diminuiti del 3,8% su base annua. Il potere di acquisto continua a diminuire e i cittadini possono permettersi di comprare sempre meno.

Questo aumento del costo della vita al momento sta pesando soprattutto su una determinata categoria di famiglie, ovvero i titolari di mutui a tasso variabile. A causa del rialzo dei tassi di mercato la rata mensile si impenna. L’Euribor a 3 mesi è infatti schizzato dal -0,24% di metà giugno allo 0,26% di questa settimana. Stesso boom per l’Euribor a 1 mese.

Il discorso cambia invece per quanto riguarda i titolari di un mutuo a tasso fisso. Per loro infatti la tassa mensile non subisce alcuna variazione, dato che per definizione rimane costante fino alla scadenza del contratto. Coloro che invece sottoscriveranno un nuovo contratto si vanno ad esporre alle condizione di mercato ormai cambiate. Il tasso a 20 anni ad esempio, che a inizio 2022 debuttava allo 0,60%, questa settimana risultava salito all’1,75%. Ciò significa che chi avesse sottoscritto il mutuo a gennaio lo avrebbe fatto a delle condizioni nettamente più convenienti rispetto a quelle di oggi. Questo non è comunque sicuro perché le banche sono solite reagire con un po’ di ritardo alle variazioni di mercato. Ma veniamo alla notizia buona, che è un’altra.

I tassi Eurirs (cui i contratti sono agganciati) stanno invece scendendo in modo importante, quasi dell’1% da giugno, e questo perché risentono delle condizioni monetarie più restrittive. La BCE sta alzando il costo del denaro per cercare di frenare l’inflazione e viceversa i tassi a lungo stanno scendendo per timore di recessione. Attenzione però perché al momento le banche sono molto restìe a erogare mutui a tasso fisso.

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