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Fisco

Perché l’ultimo decreto di Mario Draghi ha dato il via ai controlli della Guardia di Finanza

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Massimiliano Ciancaglioni

L’ultimo provvedimento dell’ex premier fa scattare i controlli: come e quando interviene la Guardia di Finanza

Il decreto Aiuti bis comporterà dei nuovi controlli congiunti da parte dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza. Il 9 agosto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il testo del provvedimento ed è entrato in vigore il giorno dopo. L’articolo 42 è quello di riferimento per gli accertamenti, Misure in materia di versamento del contributo straordinario.

All’interno del provvedimento viene spiegato che, tenuto conto della finalità di incentivazione degli adempimenti spontanei, potrebbero derivare degli effetti positivi di gettito che non formano oggetto di quantificazione. Ma cerchiamo di entrare nello specifico per capire a cosa bisogna stare attenti in questa nuova ondata di controlli fiscali.

Guardia di finanza, come e quando interviene

L’articolo 42 del decreto Aiuti bis si riferisce a ritardati e omessi versamenti diretti e altre violazioni in materia di compensazione e al ravvedimento operoso. Queste disposizione non vengono applicate in caso di omesso versamento del contributo straordinario di cui all’articolo 37 del dl 21 marzo 2022 contro il caro bollette.

Si tratta invece di un contributo a titolo di prelievo solidaristico straordinario per tutti coloro che esercitano le seguenti attività. Parliamo di si occupa di produzione di gas metano o estrazione di gas naturale e dei rivenditori di energia elettrica di gas metano e naturale. Ma anche a chi esercita attività di produzione, distribuzione e commercio di prodotti petroliferi e di chi importa gas a titolo definitivo per la successiva rivendita.

Secondo quanto stabilisce il dl, le disposizioni non si applicano in caso di omesso versamento nel caso in cui vengano seguite dure precise scadenze, ovvero dopo il 31 agosto per il versamento dell’acconto e dopo il 15 dicembre per il versamento del saldo. Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza realizzano dei piani di intervento coordinati per la verifica della sussistenza dei presupposti per il pagamento del contributo e della corretta effettuazione dei relativi versamenti.

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