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Morte sul lavoro, quanti soldi spettano alla famiglia

Published by
Sabrina Pesce

In caso di morte sul lavoro quanti soldi spettano alla famiglia? Ecco quali sono gli importi aggiornati al 2022 per coloro che vogliono presentare richiesta per il risarcimento.

La morte sul lavoro è sempre un evento spiacevole che non dovrebbe mai verificarsi. Purtroppo però nel nostro Paese i dati relativi a questo fenomeno non sono per nulla confortanti ma anzi rivelano un numero davvero impressionante con più di 1400 lavoratori morti sul luogo di lavoro.

A tal proposito, in molti si chiedono quale sia il risarcimento previsto nel caso di un simile evento spiacevole. In particolare, ci si chiede qual è l’importo spettante alla famiglia. Ebbene, al riguardo va detto che mediante il Decreto del Ministero del Lavoro n 112 pubblicato il 10 agosto, si è proceduto all’aggiornamento al 2022 degli importi previsti per i familiari delle vittime sul lavoro. Nel dettaglio, questi sono stati aumentati introno ai 3mila euro e dunque l’indennità prevista raggiunge un massimo di 22mila e 400 euro. Va precisato che l’aggiornamento avviene di consueto ogni anno e viene applicato per gli eventi che si sono registrati tra il 1 gennaio e il 31 dicembre dell’anno di riferimento. In ogni caso, in genere, l’indennità viene riconosciuta al coniuge o ai figli. In assenza di questi l’erogazione avviene a favore di genitori, fratelli e sorelle della vittima. Inoltre, è importante sapere che va presentata specifica richiesta da parte di uno tra coloro che risultano beneficiari, indicando gli estremi per il pagamento.

La richiesta va inoltrata dall’Inail recandosi allo sportello della sede territoriale competente o mediante Pec o posta ordinaria. La normativa prevede che la domanda venga inoltrata entro il quarantesimo giorno dal decesso mentre il versamento della somma spettante avvenga entro 30 giorni dall’accertamento dei requisiti. Alla luce di quanto appena detto, è chiaro che la morte sul lavoro risulta essere sempre un evento straziante per la famiglia della vittima. Tuttavia, è altrettanto vero che questa ha diritto al risarcimento e dunque è giusto che questa presenti la richiesta dall’Inail. L’auspicio, in ogni caso è che simili eventi non succedano più e ciò è possibile innanzitutto aumentando il livello di sicurezza sul luogo di lavoro.

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