Stanno cominciando i primi razionamenti per luce e gas a Torino, Milano, Bologna e Firenze. Siamo solo all’inizio di uno scenario davvero allarmante. Ecco cosa ci aspetterà con l’avvento dell’inverno.
La guerra in Ucraina ha condotto ad una crisi energetica senza precedenti dovuta all’aumento dei prezzi sulle materie energetiche. La situazione è acuita dalla possibilità che la Russia possa utilizzate il gas come vero e proprio strumento politico e dunque ridurre le forniture. In un simile contesto si stanno mettendo in atto i primi razionamenti.
A tal proposito, è entrato in vigore il Regolamento Europeo volto a ridurre i consumi di gas e luce in Italia. Tale regolamento prevede una serie di tagli che riguardano tra le altre cose anche l’utilizzo del condizionatore. L’obiettivo è quello di ridurre i consumi del 7 per cento entro il mese di marzo del 2023, di conseguenza, bisognerà attuare una serie di razionamenti nelle città italiane, anche sull’illuminazione. Va detto che il predetto regolamento non è vincolante di conseguenze ogni Stato membro può decidere se aderirvi o meno. L’Italia ha deciso di affidare alle varie amministrazioni locali l’individuazione volontaria delle misure volte a risparmiare su luce e gas. Questo, al momento, è avvenuto solamente a Trento, Milano, Bologna, Torino e Firenze.
A Firenze, ad esempio, si è deciso di vietare l’uso dell’aria condizionata con la porta aperta per gli esercizi commerciali. Oltre a ciò, a partire dall’autunno prossimo, si dovranno impostare i termosifoni sui 18, 19 gradi. Nel Comune di Milano è stato chiesto ai dipendenti del settore pubblico di spegnere accuratamente tutte le luci dopo la giornata di lavoro e oltre a ciò, è stato richiesto di non impostare la temperatura al di sotto dei 26 gradi all’interno delle case e degli uffici. Ciò detto, le città de Sud al momento non hanno provveduto all’introduzione di misure particolarmente significative. Soltanto a Bari si è deciso di procedere con la sostituzione delle vecchie luci con quelle a led. E’ chiaro in ogni caso che siamo solo all’inizio e che con l’avvento dell’inverno potremmo assistere ad ulteriori razionamenti che renderanno particolarmente difficile i mesi più freddi dell’anno.