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Pensioni, chi riuscirà a lasciare il lavoro prima che la legge sia cambiata ancora una volta

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Federica Pollara

Il tema pensioni sta caro a migliaia di italiani: con il cambio di Governo non si sa cosa succederà nel 2023. Questa, per molti, è l’ultima occasione di andare in pensione.

Le pensioni costano, e l’Italia risulta tra i paesi con la più alta spesa pensionistica al mondo. Forse per questo nell’ultima campagna elettorale si parla poco di riforma delle pensioni.

Cambiare tutto è difficile ma possibile, ed in questo caso inevitabile, dato che le ultime riforme in vigore scadranno il 31 Dicembre 2023.

Con lo stop di Quota 102 potrebbe tornare in vigore la vecchia legge Fornero, un’ipotesi che i sindacati vorrebbero evitare, data la proposta di Quota 41. In questo modo di andrebbe in pensione giunti a 41 anni di anzianità contributiva, intorno ai 62-63 anni di età anagrafica.

In tutta quest’incertezza è almeno sicuro che verranno rinnovati sia ‘Opzione donna’ che ‘Ape sociale’, che hanno dato dei buoni risultati quest’anno. Per il resto è probabile che si ritorni alla legge Fornero: in pensione a 67 anni con almeno 20 anni di contributi oppure senza limite di età ma con 42 anni e 10 mesi di contributi.

Chi vedrà la pensione? I partiti propongono di tutto

Entro il 31 Dicembre sarà ancora possibile accedere a Quota 102, e potranno richiederla anche quei lavoratori che hanno maturato i requisiti necessari entro il 2022 (64 anni anagrafici e 38 contributivi).

Draghi aveva proposto, al tavolo con i sindacati, una riforma più flessibile che avrebbe permesso di andare in pensione anche qualche anno prima con un ricalcolo dell’assegno in base ai contributi versati, ma nulla è andato in porto.

Intanto i partiti candidati alle elezioni di Settembre hanno proposte differenti: il Pd propone qualcosa di più flessibile ma basato sulla legge Fornero; inoltre vorrebbero introdurre una ‘pensione di garanzia’, per i giovani che hanno iniziato a lavorare discontinuamente dopo il 1996 e rischiano di non andare mai in pensione.

La Lega invece propone un’abolizione totale della legge Fornero, con uscita anticipata per le donne in base ai figli (1 anno per ogni figlio). Forza Italia vuole aumentare le pensioni a 1.000 ma lasciando in piedi la Fornero. Il M5S propone di spezzare gli assegni fino al compimento dei 67 anni.

Le proposte sono delle più disparate, si spera che possa entrare in vigore una riforma vantaggiosa per tutti.

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