Per il Superbonus potrebbero essere realmente gli ultimi mesi: scopriamo insieme perchè molto probabilmente si dovrà dire addio all’agevolazione.
Il Superbonus prevede una detrazione del 110 per cento sugli interventi effettuati su un immobile al fine di migliorarne l’efficienza energetica nonché di ridurne il rischio sismico. Si tratta di una misura estremamente utile ma a cui molto probabilmente si dovrà dire addio nei prossimi mesi.
Dopo le elezioni che si terranno il 25 settembre, spetterà al nuovo governo eletto di decidere se optare per un rinnovo o meno della misura. In capo al governo dimissionario di Mario Draghi infatti non v’è più il potere di decidere sulle misure nel merito e dunque neppure sul Superbonus. Anche se va ricordato che l’opinione dell’ex premier Draghi relativamente al bonus in esame non è mai stata particolarmente positivi. Di versi mesi fa, infatti, non aveva fatto mistero di valutare la misura in maniera negativa soprattutto a causa delle tante condotte illecite a cui aveva dato vita a partire dalla sua introduzione. Eppure, proprio in queste ore l’Enea, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ha reso noti dei dati che indicano che alla fine del mese di luglio sono stati ammessi poco meno di 40 milioni di euro di investimenti di contro ai 38 mila di giugno.
Va detto che la causa di questi risultati positivi è da ricercare negli interventi messi in atto dall’ex governo Draghi che hanno portato allo sblocco di una situazione di stallo a causa del fatto che le Banche non accettavano più crediti. Un ulteriore ostacolo è rappresentato dall’eccesso di domanda in abbinamento al rincaro delle materie prime che ha generato un esorbitante aumento dei prezzi e dunque un aumentato rischio di sforare con quanto previsto sul preventivo. Oltre a possibili modifiche, comunque, potrebbe anche verificarsi l’eventualità che il nuovo governo che si insedierà non prima del 25 ottobre deciderà di non rinnovare il Superbonus definitivamente in linea con quanto annunciato prima della crisi di Governo da Mario Draghi. Alla luce di quanto detto non resta che attendere i prossimi sviluppi in merito all’agevolazione finora in esame.